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Bergamo in Comune | Gennaio 7, 2025

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STRATEGIA DI BERGAMO E REGGIANI

STRATEGIA DI BERGAMO E REGGIANI

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Tradizionale conferenza stampa in comune a Bergamo, la prima per la neoeletta Sindaca (o si deve dire Sindaco, Sindachessa, Sindacə…? Boh?!… Lo abbiamo già detto: con il “politicamente corretto” inserito a forza nei generi della lingua italiana si sta facendo solo una gran confusione – NdR).

È stata tenuta una conferenza che si sarebbe voluta essere programmatica ma che si è risolta in un elenco di robette e promessucole che non delineano una direzione, ma che sostanzialmente tirano a campare nella più assoluta continuità con l’amministrazione precedente.

Certo si farà nel 2025 l’approvazione del piano attuativo di Porta Sud, ma non siamo proprio convinti che il piano appaltato ad una società privata sarà una cosa positiva per la città.

Sulla Montelungo, costruendo pensionato studentesco universitario, apprendiamo che dopo dieci anni di sbagli, ritardi e sciocchezze varie ora velocemente siamo finalmente, se pure fuori tempo massimo, alla cantierizzazione.

Un complesso che, secondo la Sindaca, insieme alla ex caserma di via Statuto dovrebbero essere «i due poli sui quali operare per dare risposta alle esigenze abitative».

Esigenze abitative?

Fantastico, i senzatetto e i mille aventi diritto a una casa popolare che non c’è saranno contentissimi.

Ha seguito quello che viene definito filo conduttore del 2025, (Udite! Udite!) si tratta di cantieri relativi all’annosa questione della mobilità.

Dopo il flop del cantiere del nodo di Pontesecco c’è di che preoccuparsi.

Non sarebbe meglio prima di spendere soldi, e rompere gli zebedei ai cittadini, provare a studiare una strategia complessiva, che non può che essere a livello della grande Bergamo?

O si insiste con i cantieri spot, le piste ciclabili farlocche e le zone trenta fantasma?

Ma certo! Abbiamo la consulenza biennale di uno degli ex assessori (alla mobilità) che più ha brillato, e non proprio per competenza (tanto che la Carnevali non lo ha riconfermato).

Quindi tranquilli andrà tutto bene. E la giunta afferma che intanto, per qualche parcheggio di interscambio in più, ci penseranno.

Sulla cultura dopo i vari pasticci e liti su Fondazione Donizetti e sulla Carrara, ci consoleremo col solito stucchevole “grande evento”: la mostra di Cattelan…

Punto.

Un programma culturale veramente ampio e articolato…

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Si torna poi a bomba sul tema residenzialità.

Che viene ridotta alla semplice questione dei senzatetto.

Questione importante visto che la città l’anno scorso ha avuto il triste primato dei morti per freddo (di cui nessuno sulla stampa locale si è degnato di informarci, ma si sa occhio non vede cuore non duole),

Bene quindi che si intervenga.

Rimane in sospeso che questa azione caritatevole di sgocciolamento della ricchezza non risolve le questioni urbanistiche e strutturali.

La questione delle case popolari sempre troppo poche e sempre più sgangherate.

Non risolve la riduzione del mercato dell’affitto alle famiglie aggredito dall’espansione selvaggia degli affitti brevi.

Non risolve il degrado e l’abbandono dei quartieri popolari e periferici, come è stato recentemente denunciato per Monterosso; mentre per Boccalone il degrado si è provveduto a realizzarlo nel prossimo futuro in nome della cosiddetta “innovazione”.

(Il concetto della cosiddetta “innovazione” è sostanzialmente diverso da quello di “progresso”: il secondo è per tutti e dovrebbe migliorare lo stato di cose esistente, la prima è solo per coloro che la pagano e serve solo agli scopi di costoro – NdR).

Insomma, servirebbero interventi radicali e coraggiosi e ci propinano pannicelli neanche tano caldi.

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E poi lo sport.

Il campo Utili sarà rifatto per la centesima volta (ma il Rugby si fara un’altra volta) e poi ci saranno le piscine Italcementi (privatizzate), e in tema piscine si sono “dimenticati” di parlare del finanziamento pubblico delle piscine private della Curia al Seminario in Città Alta (investimento di 250.000 euro dei cittadini).

A giugno poi seguiranno i lavori del Palasport (rifacimento resosi necessario a causa dei pasticci e delle modifiche della convenzione del CorusLife).

In questo contesto magari qualche parolina di autocritica e di corretta informazione non ci sarebbe stata male.

Ma evidentemente non si voleva guastare le feste ai cittadini.

In ultimo una bella comunicazione trionfalistica su via della Rovere, dove per favorire il campo da golf (proprietà privata) si è spostata una via pubblica facendo incavolare l’intero quartiere.

Orbene ora l’assessore agli affari legali ci spiega in pompa magna che è tutto risolto: cioè che il Comune ha spiegato, seppur con qualche difficoltà, dove era l’interesse pubblico nell’accettare la richiesta di spostamento della servitù viaria presentata dalla società proprietaria dell’area.

E quindi ora la sua delibera può essere accettata al TAR.

Ma è manifesto per chi non è cieco che l’unica utilità di questa operazione è a vantaggio dei privati proprietari del golf, e quindi ci si domanda: ma il comune non dovrebbe fare l’interesse dei cittadini?

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Sulle emergenze sociali, ambientali e sull’aeroporto il nulla cosmico.

Quello che stupisce di più in questa conferenza, stante le evidenti criticità che il modello voluto dalle precedenti amministrazioni sta facendo emergere, è il profilo tenuto.

Non emerge la volontà di affrontare le nuove situazioni, non si sembra in grado, per mancanza di spirito critico, di sviluppare i correttivi necessari alla città reale che si sta delineando.

Certo anche l’insipienza di un’opposizione becera e altrettanto priva di idee non aiuta.

Non emerge un indirizzo chiaro, magari non condivisibile ma chiaro, per il futuro.

Si sta procedendo a vista.

Avanti piano!

Quasi indietro…

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REGGIANI

Altra tegola per il comune di Bergamo…

Un progetto già discutibile nel merito ora viene messo in discussione anche rispetto a chi lo sta operando.

La magistratura dirà come stanno le cose, ma certo dal caso Reggiani (una delle poche operazioni di riqualificazione urbana confermata nel nuovo PGT della precedente amministrazione) le cose non vanno certo per il verso giusto.

L’affare Reggiani Macchine, riguarda un’area grande 115.000 mq (quanto undici campi da calcio regolamentari).

Una società privata, che possiede fra l’altro una grande ditta di costruzioni, acquista il 60% dell’area dai precedenti proprietari.

Successivamente, la società intraprende una trattativa di compravendita con il proprietario del restante 40% dell’area.

I nuovi proprietari dell’area nel giugno del 2022 vanno in Comune a spiegare di essere pronti per avviare un nuovo progetto, esprimendo così la loro volontà di partire con i lavori.

E il signor Sindaco dell’epoca commenta che “E’ questo tipo di intervento, di riuso, di rigenerazione urbana va esattamente nella direzione che abbiamo deciso di intraprendere”.

L’estate del 2023 è il momento in cui la società privata fremeva per avviare l’operazione di riqualificazione urbana.

È il periodo in cui l’area è oggetto delle attenzioni della stampa per gli accessi abusivi e relativa preoccupazione per la sicurezza e i casuali incendi che interessano l’area.

Si inizia a parlare di valorizzazione dell’area e del trasferimento della facoltà di ingegneria da Dalmine a Bergamo, ovviamente al sito delle Reggiani.

Sembrava nel 2023 che l’immobiliare proprietaria di parte dell’area, avesse ormai concluso e accettato le condizioni per la cessione della sua parte di proprietà all’altra società privata.

Ma l’operazione si blocca.

Infatti, la compravendita dell’area viene coinvolta in un procedimento giudiziario che vede come indagati i vertici della società privata con accuse di truffa aggravata allo Stato, falso, fatture false e autoriciclaggio.

Inoltre, si è scoperto che la società privata avrebbe acquistato la grande ditta di costruzioni nel 2021 utilizzando parte dei fondi provenienti da una presunta truffa sulle detrazioni fiscali del bonus facciate.

La grande ditta di costruzioni, nota a livello nazionale e anche a Bergamo per il suo coinvolgimento nel progetto di riqualificazione degli ex-Riuniti, finisce in difficoltà finanziarie andando in concordato omologato dal Tribunale di Milano.

Il progetto di recupero delle Reggiani si è quindi complicato a causa dell’indagine per truffa sulla società privata e delle difficoltà finanziarie della grande ditta di costruzioni.

La magistratura nell’ottobre del 2023 sequestra cautelativamente alla società privata trentatre milioni di euro di beni bloccando quindi ogni sviluppo urbanistico.

Sviluppo comunque, pur in una situazione deteriorata, viene previsto a valorizzazione dell’area dal nuovo PGT a firma della precedente amministrazione.

Una delle cinque grandi operazioni confermate dal nuovo PGT, ma che quindi è stata inserita a babbo morto.

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Ora anche l’operazione di rigenerazione urbana promossa da un’altra società privata sul complesso delle ex-Canossiane in borgo San Tommaso traballa.

Si tratta del “restauro” di due palazzi storici, e di altri due costruiti ex novo per la bellezza di sessantadue appartamenti a cui si sommano un centinaio di box interrati.

Infatti esiste il fondato rischio che per cause giudiziarie si blocchi tutto.

L’altro giorno la Direzione Distrettuale Antimafia nell’ambito della maxinchiesta su una presunta associazione a delinquere per condizionare gli appalti in Trentino-Alto Adige ha indagato settantasette persone, di cui nove arrestate.

Sono finiti ai domiciliari un commercialista bolzanino ed un imprenditore trentino, presidente e amministratore delegato della società privata operante sul complesso delle ex-Canossiane.

Il primo sarebbe il collegamento di un chiacchierato magnate austriaco con l’Alto Adige, dove sarebbero state effettuate diverse operazioni immobiliari ritenute sospette.

Si vedrà, ma a Bergamo piove sul bagnato.

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Bergamo, 26.XII.2024

Francesco Macario, ex-assessore all’Edilizia Privata nella giunta Bruni

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