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Bergamo in Comune | Novembre 22, 2024

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SAN MARINO, MOLTO MEGLIO DELL’UNIONE EUROPEA

SAN MARINO, MOLTO MEGLIO DELL’UNIONE EUROPEA

Da un sito russo censurato dalla Unione Europea:

https://it.sputniknews.com/20220319/bevitori-il-titano-non-e-ostile-a-mosca-vogliamo-che-si-ripristini-la-razionalita-e-il-dialogo-15647961.html

https://twitter.com/vonderleyen/status/1497973706831929348

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Intervista al Commissario della Commissione Affari Esteri della Repubblica di San Marino, Alessandro Bevitori.

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Il Titano non è ostile a Mosca, vogliamo che si ripristini la razionalità e il dialogo.

La Repubblica di San Marino, di fronte al dramma della guerra, deve prendere posizione affinché la pace venga al più presto ripristinata.

In tale ottica la posizione del mio Paese si differenzia da quella di molti Stati europei, accettando di applicare le sanzioni solo nel caso queste risultino utili alla ripresa del dialogo e intervengano per impedire atti di violenza come ad esempio il finanziamento o il commercio di armamenti o di prodotti “dual use”.

San Marino aderisce a queste limitazioni, ma non accetta di indurre limitazioni di natura economica quando queste vanno a discapito della popolazione, che non ha responsabilità rispetto alla scelta della guerra.

Una scelta che noi condanniamo sempre “senza se e senza ma”.

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È vero che nell’ottica che ho sopra descritto, anche le sanzioni possono essere utili se orientate a ostacolare un uso economico di risorse destinate alla violenza soprattutto nei confronti dei civili, ma il ruolo di un Piccolo Stato si esercita nel sostenere in ogni sede e in ogni momento, il mantenimento del dialogo e la possibilità di risolvere diplomaticamente le questioni fra gli Stati.

Noi rivendichiamo invece la forza di quei Paesi che esercitano una politica di “neutralità attiva”, indicando alle parti come le ragioni di un conflitto dipendono dalla responsabilità di entrambi i contendenti e il lavoro da compiere è quello di scremare le ragioni fittizie da quelle reali.

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Nel caso in questione, il diritto all’autodeterminazione del popolo ucraino e il diritto della Russia di contare su una fascia di protezione territoriale a fini della propria sicurezza, rappresentano le ragioni reali sulle quali va trovato un rapido accordo, utilizzando l’intelligenza e la diplomazia.

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Noi non siamo d’accordo che secoli di storia vocati alla neutralità e al rifiuto della guerra, coinvolgessero San Marino in decisioni che la fomentano.

Siamo quindi intervenuti affinché venisse evidenziata la ferrea condanna della guerra come mezzo di risoluzione della controversia, fosse affermata l’indispensabile apertura del Paese all’accoglienza dei profughi, e si evidenziasse un forte elemento di differenziazione rispetto alle azioni da compiere selezionando le sanzioni e favorendo gli elementi del dialogo.

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Noi rifiutiamo categoricamente ogni discriminazione nei confronti dei cittadini russi e di ogni forma di emarginazione degli elementi della cultura russa.

Riconosciamo fondamentale l’apporto di tale cultura alla formazione della più generale cultura europea e ci battiamo affinché ogni forma di limitazione venga al più presto rimossa.

Ancor più pericolosa la discriminazione nei confronti dei cittadini russi, in tanti sono residenti nella Repubblica di San Marino, e intendiamo non solo difenderli ma far capire che le discriminazioni nei confronti dei popoli hanno portato nella storia le più atroci conseguenze.

Noi non siamo ostili alla Russia, condanniamo la guerra e la violenza e vogliamo che si ripristini la razionalità e il dialogo.

Con l’Ambasciata russa abbiamo avviato progetti di cooperazione culturale che vorremmo riprendere al più presto e ciò sarà possibile nel momento in cui la sicurezza europea e l’equilibrio mondiale sarà ripristinato.

Un augurio che ci sentiamo di fare ai Sammarinesi, ma anche ai cittadini del Mondo, Russi e Ucraini compresi.

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