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RADDOPPIO BERGAMO-MONTELLO E TRENO PER ORIO: ATTI DOVUTI NON EFFETTUATI – II PARTE
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AVV. MARCO FERRI, BERGAMOINCOMUNE E NATURALMENTE
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Alleghiamo parte della documentazione inviata da avv. Marco Ferri a:
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Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi – Servizio Affari relativi all’Ambiente
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Rete Ferroviaria Italiana – R.F.I. SpA
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ITALFERR SpA
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D’Agostino Angelo Antonio Costruzioni Generali Srl
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Ge. Co. Srl
E per conoscenza a:
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Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
Oggetto:
1 – “Nuovo collegamento ferroviario stazione di Bergamo – Aeroporto Orio Al Serio – CUP J81D1900000009“ – Progetto Definitivo.
2 – “Raddoppio Ponte S.Pietro – Bergamo – Montello – Fase 1 : Raddoppio linea ferroviaria Ponte San Pietro – Bergamo e soppressione passaggi a livello.
Fase 1 – Lotto 1: Raddoppio linea ferroviaria Ponte San Pietro – Bergamo e soppressione passaggi a livello comprensivo della Variante di Raddoppio in prossimità della Cascina Polaresco.
Fase 1 – Lotto 2: Completamento del raddoppio da Curno a Bergamo fino alla pk 0+923 con interventi ai ponti di Via dei Caniana e Via San Bernardino – CUPJ64H17000140001 “ – Progetto Definitivo.
In sintesi, quanto viene segnalato è la:
==== Citazione ====
Documentale assenza dell’accertamento, in sede di istruttoria procedurale e in riferimento ad entrambi i Progetti Definitivi [Ordinanza n.9 del 16-11-2022 di Commissaria Straordinaria – Nuovo collegamento ferroviario stazione di Bergamo – Aeroporto di Orio al Serio] e [Ordinanza n.10 del 22-12-2022 di Commissaria Straordinaria – Raddoppio Ponte San Pietro – Bergamo – Montello], dell’interessamento degli ambiti territoriali perimetrati quali beni paesaggistici ai sensi dell’articolo 142, comma 1, lettera f del Decreto Legislativo 22.01.2004 n.42 (comunemente conosciuto come “ Codice dei beni culturali e del paesaggio“) e, pertanto, carenza in merito ai medesimi elaborati degli adempimenti procedurali/progettuali di profilo istruttorio come puntualmente disciplinati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12.12.2005 ai fini del compiuto perfezionamento delle preventive valutazioni tecniche necessariamente da svolgersi in sede di approvazione delle medesime progettualità.
E questo non solo per quanto attiene alle cosiddette “opere d’arte“ ferroviarie strettamente intese e per i relativi manufatti di pertinenza a corredo, ma anche per la connessa e complementare cantierizzazione prefigurata a supporto (e quindi per i cosiddetti “Campo Base“; “Cantiere Operativo“; “Aree Tecniche“; “Aree di stoccaggio“; “Aree di deposito temporaneo“; “Aree di lavoro“), nonché per la conseguente urbanizzazione di riferimento, inclusiva della modificazione/trasformazione della ivi preesistente viabilità interpoderale ad utilizzo agricolo.
=== Fine citazione ===
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In breve, a cura di Naturalmente e di BergamoinComune:
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Dal 17.10.2022 in seguito all’ “Approvazione della variante generale del piano territoriale di coordinamento del Parco regionale e naturale dei Colli di Bergamo” pubblicata sul “Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia”, le aree interessate dai cantieri e da questi nuovi collegamenti ferroviari sono diventate “Aree di interesse ambientale per la rete ecologica interna ai comuni del parco” e sono giuridicamente definite “Aree di interesse paesaggistico tutelate per legge (Dlgs. 42/04 art.142)”.
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Nella progettazione definitiva dei nuovi tratti ferroviari si constatata il mancato accertamento dei sopracitati ambiti territoriali vincolati, con conseguente carenza (nel senso di “mancanza”) degli adempimenti procedurali e progettuali come disciplinati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12.12.2005.
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Non è stata considerata nell’iter procedurale la presenza dei vincoli derivanti dall’inserimento di quelle aree all’interno del Parco regionale e naturale dei Colli di Bergamo.
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Ne consegue che:
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il tanto propagandato allargamento del Parco dei Colli alle aree agricole della Fascia Verde di Bergamo non è una cosa seria, visto che viene così bellamente “dimenticato” nella realizzazione di queste nuove linee ferroviarie, evidentemente di “minore” importanza;
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per queste nuove linee ferroviarie non risultano essere stati effettuati gli atti dovuti derivanti da questo allargamento del Parco dei Colli.
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L’Avv. Marco Ferri è nato ed abita a Bergamo.
Titolare di proprio studio professionale a Bergamo, i cui principali rami di operatività interessano sia il diritto civile che il diritto amministrativo nella loro normativa costitutiva di profilo sostanziale, ha avuto modo di maturare, fino dal periodo della propria formazione universitaria e delle successive personali esperienze di collaborazione accademica, uno specifico approfondimento delle materie giuridiche inerenti al diritto edilizio-urbanistico e alla legislazione di riferimento per i beni culturali e paesaggistici, con applicazioni operative in casistiche pratiche verificatesi in contesti territoriali sia cittadini che provinciali.
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