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RADDOPPIO BERGAMO-MONTELLO: ATTI DOVUTI NON EFFETTUATI – III PARTE
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AVV. MARCO FERRI, BERGAMOINCOMUNE E NATURALMENTE
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Alleghiamo la diffida inviata da avv. Marco Ferri a:
E per conoscenza a:
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Direzione Generale Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
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Ministero della Cultura
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Direzione Generale Archeologia delle Arti e Paesaggii del Ministero della Cultura
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Soprintendenza Speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Ministero della Cultura
Oggetto:
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“Nuovo collegamento ferroviario stazione di Bergamo – Aeroporto Orio Al Serio – CUP J81D1900000009“ – Progetto Definitivo.
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“Raddoppio Ponte S.Pietro – Bergamo – Montello – Fase 1 : Raddoppio linea ferroviaria Ponte San Pietro – Bergamo e soppressione passaggi a livello.
Fase 1 – Lotto 1: Raddoppio linea ferroviaria Ponte San Pietro – Bergamo e soppressione passaggi a livello comprensivo della Variante di Raddoppio in prossimità della Cascina Polaresco.
Fase 1 – Lotto 2: Completamento del raddoppio da Curno a Bergamo fino alla pk 0+923 con interventi ai ponti di Via dei Caniana e Via San Bernardino – CUPJ64H17000140001 “ – Progetto Definitivo.
Decreti di compatibilità ambientale n.13 e n.344 emessi dalla Direzione Generale Valutazioni Ambientali di cui in superiore intestazione etc., leggeteVi gli originali qui allegati.
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In sintesi, quanto viene diffidato (con linguaggio educatissimo e gentilissimo come sempre quando si gioca al gatto con il topo – NdR) è:
==== Citazione (ridotta – NdR) ====
Il sottoscritto (omissis) ritiene doveroso sottoporre all’attenzione i fatti documentali e le inerenti implicazioni giuridiche (sic) al fine del Loro successivo attivarsi, in ragione della loro intrinseca criticità e delicatezza nella cornice delle potenziali conseguenze nell’arco della definizione progettuale degli interventi.
(omissis)
La medesima documentazione progettuale attesta il mancato accertamento degli ambiti territoriali descritti da 1. a 5. (Parco regionale e naturale dei Colli di Bergamo, Tutele di legge, Aree di interesse ambientale per la rete ecologica, Verifica di compatibilità paesaggistica, etc. – NdR) con conseguente carenza degli adempimenti procedurali/progettuali.
Quanto sopra comprova la sussistenza sia di oggettivi ragioni e motivi di pubblico interesse che del constatato mutamento delle situazioni di fatto rispetto ai propri originari profili sia naturalistici e giuridici, etc.
(In parole povere: si sono bellamente dimenticati che, dopo l’approvazione del progetto definitivo di queste due ferrovie, è stato ampliato il Parco regionale e naturale dei Colli di Bergamo e quindi le leggi applicabili della Repubblica prevedono che questo ampliamento venga considerato nella verifica di compatibilità paesaggistica: non risulta che questo sia stato fatto – NdR).
Ne consegue che: non è possibile sottacere il tanto paventato quanto oggettivo rischio dell’insorgenza di danni ad onere dei beni paesaggistici, sia suolo che risorse idriche.
Viene pertanto richiesto, in via principale, di revocare i Decreti di compatibilità ambientale n.13 e n.344.
In via subordinata, di fissare il termine perentorio per la revoca dei sopracitati decreti.
In via ulteriormente subordinata, di nominare un commissario “ad acta” per la revoca dei sopracitati decreti.
=== Fine citazione ===
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In breve, a cura di Naturalmente e di BergamoinComune:
Sarà divertente.
Più che altro la qualità dei due progetti ferroviari non può più essere definita come “buona”, visto che ci si è completamente dimenticati di inserire nei dati di progetto il rispetto di tutte le leggi e le normative applicabili, ma ci si è tranquillamente passati sopra, sproloquiando con tanta retorica a proposito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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A proposito di questo PNRR sorge spontanea una domanda: ma siamo sicuri che tutte le prescrizioni richieste dalla Unione Europea per non dovere restituire con gli interessi i finanziamenti siano state rispettate?
Il dubbio sorge, vista la rozzezza e la faciloneria con cui si è passati sopra ad atti di legge dovuti.
Per il momento non aggiungiamo altro, salvo il constatare che il parlare di “eccellenza” è un vuoto esercizio retorico; mentre il parlare di “buona qualità” è da professionisti seri, e non tutti lo sono.
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L’Avv. Marco Ferri è nato ed abita a Bergamo.
Titolare di proprio studio professionale a Bergamo, i cui principali rami di operatività interessano sia il diritto civile che il diritto amministrativo nella loro normativa costitutiva di profilo sostanziale, ha avuto modo di maturare, fino dal periodo della propria formazione universitaria e delle successive personali esperienze di collaborazione accademica, uno specifico approfondimento delle materie giuridiche inerenti al diritto edilizio-urbanistico e alla legislazione di riferimento per i beni culturali e paesaggistici, con applicazioni operative in casistiche pratiche verificatesi in contesti territoriali sia cittadini che provinciali.
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http://www.bergamoincomune.it/raddoppio-bergamo-montello-e-treno-per-orio-atti-dovuti-non-effettuati-ii-parte
http://www.bergamoincomune.it/raddoppio-bergamo-montello-atti-dovuti-non-effettuati/
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