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Bergamo in Comune | 25 Aprile 2025

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PIAZZA DANTE’S FLOP

PIAZZA DANTE’S FLOP

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Dire “lo avevamo detto…” è una delle cose più stupide che si possano dire, per cui non la diciamo.

Però ci permettiamo di ricordare che per evitare lo scempio di piazza Dante ci siamo parecchio dati da fare e ci siamo regolarmente sentiti rispondere: “Noi siamo stati eletti. Voi no. Noi rappresentiamo la popolazione che vuole che ristrutturiamo questa piazza per poterne fruire”…

Sì…

Vabbe’…

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Un buon ascolto delle lezioni del prof. Luciano Canfora sulla Democrazia che si trasforma in Oligarchia è il minimo che, a questo punto si possa consigliare.

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https://youtu.be/j9_H3f5AOdw?si=e5BK5zFHIfzEBzuA

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https://youtu.be/vOfT_ydaJcc?si=HVGgOJPevYE7EMUP

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Ci permettiamo, inoltre, di riproporre i “link” agli articoli da noi pubblicati sull’argomento, consigliandone una sana rilettura.

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http://www.bergamoincomune.it/i-fichissimi-ovverossia-la-nuova-piazza-dante/

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http://www.bergamoincomune.it/12-02-20-bergamo-piazza-dante-a-proposito-della-risposta-dellaministrazione-comunale/

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http://www.bergamoincomune.it/29-01-20-bergamo-in-comune-sul-taglio-degli-alberi-in-piazza-dante/

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Alcune conclusioni, ora che la “ristrutturazione/scempio” di piazza Dante si è rivelata essere un “flop” finanziario, comunque si impongono:

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  1. Mettiamo piazza Dante insieme a Chorus Life, al PalaCreBerg, alla cosiddetta nuova sede della GAMeC, al parcheggio della Fara, al Parco Ovest, alla vendita di parte del castello di San Vigilio, etc. ed otteniamo solo una sequenza di scempiaggini.

Scempiaggini osannate ed incensate dal sistema mediatico locale prima e rapidamente messe nel dimenticatoio ora, con imbarazzo aggiungiamo.

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  1. Abbiamo avuto per dieci anni una amministrazione completamente “mediatica”, o per dirla in volgare, di personaggi completamente dediti all’apparenza e al raccontarla e totalmente incapaci di combinare nei fatti qualcosa di buono per la popolazione residente.

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  1. Una volta terminata la loro velocemente evanescente notorietà mediatica effimera saranno ricordati solo come “quelli che hanno fatto scempiaggini”.

Una riedizione di “Quelli che…” di Enzo Jannacci.

https://youtu.be/M9LOFrkZpaU?si=GeCx-xXQ0t2EO-8N

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  1. Le cosiddette associazioni ambientaliste a Bergamo hanno cessato completamente di esistere con la “ristrutturazione/scempio” di piazza Dante (erano già messe male in seguito ad altre vicende, quale il loro comportamento nei confronti dell’aeroporto di Orio e dei suoi parcheggi a raso).

Per i loro stanchi rimasugli esiste davvero un “prima” ed un “dopo” questo evento.

La credibilità che loro rimane è quella di una presidentessa di una locale sezione che ha propagandato, progettato e costruito questo scempio, realizzando un ottimo guadagno personale.

Vale a dire: credibilità zero.

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  1. Forti dubbi si impongono anche circa le effettive capacità dell’oligarchia bergamasca.

Non avevano alcun motivo di decidere e di imporre la “ristrutturazione/scempio” di piazza Dante, ma lo hanno fatto e si sono impuntati per farlo a tutti i costi, inseguendo fantasie di guadagni presentate loro da abili consulenti.

Abili soprattutto a darla da bere…

In questo, ed in troppi altri casi, gli oligarchi bergamaschi non sono stati per nulla capaci.

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E per ora finiamola qui, che è meglio.

(Sperando di non dovere, anche qui prima del previsto, dovere tornare a parlare del parcheggio della Fara e della paventata instabilità della Rocca…).

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Bergamo, 13.IV.2025

Marco Brusa

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A volte il karma…ed anche prima di quanto immaginato.

Per chi come il sottoscritto era presente allo sgombero di chi difendeva in primis gli alberi presenti, con smisurato impiego di forze dell’ordine, prima di dare via alla mattanza di tutti gli alberi storici presenti, la notizia non lascia indifferente.

Ricordiamo che per favorire una operazione privata si è devastata e sfigurata la piazza Dante storica, tanto amata da gran parte dei bergamaschi, che pur con acciacchi del tempo, poteva essere ristrutturata in modo molto meno sfacciato e rispettoso del passato.

Ma ora la ‘grandeur’ del principe (con la “p” minuscola) e del suo entourage, che hanno imposto quest’intervento alla città, senza alcun ascolto di alcuno (come loro solito) presenta il conto.

Dopo solo due anni dall’inaugurazione il gestore getta la spugna.

Forse che un locale di questo tipo non può funzionare a Bergamo?

In molti l’avevano ipotizzato.

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Bergamo, 11/04/2025

Francesco Macario, ex-assessore all’Edilizia Privata nella Giunta Bruni

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