No Comments
PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO – BERGAMO
Abbiamo ricevuto tramite e-mail la comunicazione riportata al termine di queste note e comunichiamo il nostro sentito apprezzamento.
Auspichiamo che lo svolgimento della “partecipazione” relativo al PGT sia migliorativo rispetto al percorso partecipativo finora svolto relativo, ad esempio, a: Parco Ovest 2, Treno per Orio, Parcheggio della Fara… No!… Quest’ultimo non è stato sottoposto a percorso partecipativo nemmeno di striscio, quindi rispetto ad esso potrà essere solo migliorativo.
.
Siamo curiosi, tra le altre faccende, di conoscere come sta procedendo l’iter in Regione Lombardia (la migliore che ci sia) per l’inserimento del Parco Agricolo-Ecologico (e delle altre aree montane) all’interno del Parco dei Colli di Bergamo.
Sperando di non sentirci dire: “Chiedetelo in Regione! Il Comune non c’entra nulla”, come è similmente successo, ad esempio, per il treno per Orio.
Abbiamo letto articoli dai soliti toni trionfalistici (da cui ormai siamo saturati ed inflazionati al punto di averne alla lettura ormai più fastidio che altro) che la Giunta Regionale Lombarda ha approvato questo inserimento una settimana fa.
Bene! Peccato che quasi tutti gli articolisti si siano dimenticati di scrivere che adesso la delibera dovrà essere approvata dal Consiglio Regionale e che non si sa quando questo sarà in programma.
Visti i pregressi e dal momento che sono passati ormai otto anni da quando il Comune ha inviato questa proposta alla Regione (lo riconosciamo: ogni tanto anche il Comune ne fa una giusta, se in questi otto anni poi avesse pure sollecitato la pratica in Regione la avrebbe pure fatta meglio) e ci permettiamo di macerare nel dubbio circa la velocità, e quindi la trasformazione in realtà, di quest’ultimo passaggio istituzionale.
.
Purtroppo abbiamo constatato come nell’aprile 2017 il Comune di Stezzano si sia ritirato da questo PLIS, che pure in teoria si chiamava “della Madonna dei Campi”, adducendo spiegazioni poco credibili e, anzi, rispondendo a dir poco “scortesemente” a chi le richiedeva.
La motivazione per uscire anche dal parco del Rio Morla è stata che i parchi costavano troppo alle casse comunali di Stezzano e si era parlato del lucroso costo annuale di ben settemila euro per il Parco Agricolo Ecologico e di una cifra analoga per quello del Rio Morla (da notizie di stampa abbiamo appreso che nello stesso periodo la perdita pura causata da Stezzano Piscine è stata almeno dieci volte tanto: 141.000,00 €…).
Per cui, ben sapendo che a pensare male si commette peccato ma che troppo spesso ci si azzecca, sorge il timore che i cosiddetti investimenti di speculazione urbanistica siano sostanzialmente cambiati negli ultimi tempi: non si ha più a che fare con semplici immobiliari locali che acquistano un’area agricola, attuano idonee iniziative (chiamiamole così) di persuasione, riescono a farla trasformare in edificabile, costruiscono e guadagnano; gli operatori ora sono internazionali e hanno un potere (continuiamo a chiamarlo così) di persuasione ben superiore e non si interessano di semplici lotti, ma operano con piani di notevole maggiore ampiezza.
Tipo, sempre per continuare a pensare male, la cosiddetta autostrada Bergamo-Treviglio da realizzarsi con il cosiddetto “Project Financing”, vale a dire con il ricorso a capitali privati in cambio della futura gestione dell’opera.
Questa infrastruttura verrebbe ad avere conseguenze pesanti sulle aree che erano vincolate della parte di Stezzano del PLIS del Parco Agricolo-Ecologico e di quello del Rio Morla e delle Rogge dal momento che dovrà passare esattamente in mezzo a queste aree (che erano) vincolate ed è completamente incompatibile con esse soprattutto per i capannoni ed i piazzali della logistica delle vendite internet ad essa associati ed a cui i singoli ed affamati Comuni non saranno in grado di resistere.
Ma per ora terminiamo questa discussione, stiamo parlando del PGT di Bergamo.
.
Un altro timore è che la progettazione del nuovo Piano di Governo del Territorio sia troppo ricca di “parchi urbani” in luogo delle attuali “aree di naturalità” esistenti e resistenti.
Purtroppo anche su questo abbiamo qui a Bergamo un paio di esempi negativi:
-
la proposta di trasformazione dell’oasi di naturalità nota come Parco Ovest 2 in un insieme di strade a scorrimento veloce per incrementare la capacità veicolare e per permettere di raggiungere l’Autodromo di Monza il più velocemente possibile, con annesso un “parco urbano” di cui, protervamente, il Piano Attuativo continua a volere ignorare la situazione attuale di “area di naturalità”;
-
il Parco della Malpensata che era stato presentato come “l’occasione di rilancio del quartiere”, con tanto di palazzetto per il pattinaggio a rotelle, baretto affidato ai giovani del quartiere e giochi per bambini la cui progettazione era stata affidata a costosi architetti di grido (legno ecologicissimo, ma che marcisce subito da tutte le parti…); la recente ordinanza del Comune che vieta la vendita pomeridiana e serale di alcolici ai limitrofi locali di via Mozart e di via Zanica costituisce una esplicita ammissione di fallimento nella progettazione e nella resa di questo parco alla popolazione: troppi “desperados” a cui non si è capaci di dare soluzione, ma solo provvedimenti disciplinari.
Submit a Comment