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Bergamo in Comune | Novembre 23, 2024

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PGT E FUNZIONE PUBBLICA

PGT E FUNZIONE PUBBLICA

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Parliamo del nuovo-Piano di Governo del Territorio e del ruolo che questo assegna agli spazi pubblici.

Molti anni fa è stato prodotto un film dal titolo illuminante: “Le mani sulla città”.

Raccontava di speculazioni indegne e di una grande operazione immobiliare il cui progetto, superando lacci e lacciuoli del Piano Regolatore Generale, proponeva una nuova espansione edilizia.

Il cuore dell’operazione era edificare un nuovo quartiere di case popolari lontano dalla città, naturalmente poi a spese del pubblico bisognava portarsi servizi (fogne, acqua, luce) e viabilità.

Essendo il nuovo quartiere IACP molto distante dal centro le reti e i servizi avrebbero attraversato terreni agricoli urbanizzandoli a spese del pubblico.

E chi li aveva comprati si sarebbe trovato un affare enorme tra le mani gratis.

Ora qua a Bergamo uno dei menestrelli giornalistici della nostra era se ne è uscito con una considerazione curiosa: dopo averci ammorbato per un decennio sull’efficienza e efficacia dell’intervento privato e sulla necessità della “riduzione” (leggasi “scomparsa”) dell’intervento pubblico; ora ci sussurra, da pagini curiali, che nel nuovo polo intermodale “pare mancare una funzione pubblica «forte» oltre a quella esercitata dal polo stesso”.

Si avete letto bene “funzione pubblica”.

Tradotto ora si scopre, dopo avere ceduto ogni cosa (dalla proprietà, alla progettazione, all’esecuzione e financo al piano finanziario) ai privati (bergamaschi e loro soci di un fondo speculativo australiano) che è necessario introdurre nell’operazione edilizia una funzione pubblica «forte».

Tradotto se c’è una funzione pubblica, il pubblico dovrà farsi carico dell’infrastrutturazione/urbanizzazione dell’area.

Più o meno quello che avevano in mente i politici furboni e i loro soci nel film di Dino Risi.

In sostanza il nostro menestrello liberista inizia, per conto dei privati e dell’amministrazione, la campagna sugli interventi a contorno.

Perché “la nuova stazione da sola non basta a dare una risposta compiuta alle sfide del PGT, in primis quella dello spazio pubblico”

 E ti pareva!

Alla fine del film “Le mani sulla città”, il sindaco De Angelis e i politici e imprenditori vari (che hanno trovato un accordo come sempre) presiedono all’inaugurazione del nuovo progetto di espansione della città, alla presenza di un ministro e di un cardinale.

Ecco il futuro che il buon giornalista nostrano perora.

Significativa è la didascalia che fa da sottotitolo del film di Risi che recita: «I personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce.»

Ma è proprio scritto che le cose debbano andare così in questa disgraziata città?

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Inoltre, abbiamo letto le ultime notizie di stampa relative al cosiddetto investimento Chorus Life e possiamo solo dire che partiamo subito malissimo.

Sarà tutto a disposizione della cittadinanza.

Un hotel 4 stelle con 107 stanze, un residence con 74 alloggi, l’arena da 6.500 posti, attività commerciali e di ristorazione, una SPA e un centro fitness di ottomila metri quadrati.

Ovviamente pagando.

E già anche solo per partecipare all’inaugurazione è necessario prenotarsi.

È questa l’idea di spazio pubblico e di socialità che questo mostro comunica.

Complimenti!

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Bergamo, 10 novembre 2024.

Francesco Macario, ex-assessore all’Edilizia Privata nella Giunta Bruni

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