No Comments
PARLIAMO DI LAVORO E AMBIENTE
.
Riceviamo da Fridays For Future e pubblichiamo:
.
La crisi climatica si aggrava ogni anno che passa e sono sempre più urgenti misure in grado di contenere l’aumento globale delle temperature.
La crisi climatica però non è una crisi a sé, scollegata dal resto e non può essere affrontata come tale. Le misure di contrasto alla crisi climatica devono essere accompagnate da misure volte a raggiungere una maggior equità e giustizia sociale.
Non tutt* sono ugualmente responsabili della devastazione ambientale e non tutt* saranno colpit* nello stesso modo.
L’1% più ricco della popolazione mondiale è responsabile da solo di circa il 15% delle emissioni climalteranti a livello mondiale, ma le conseguenze più gravi della crisi climatica (siccità, desertificazioni, uragani…) colpiranno per prime e con maggior durezza quelle popolazioni che abitano in aree economicamente svantaggiate che sono poco o per nulla responsabili della situazione.
È evidente che la transizione ecologica non può limitarsi a comprare auto elettriche e installare pannelli fotovoltaici, misure utili ma possibili solo per le persone più benestanti.
Perché sia possibile una rale transizione ecologica è necessario che i costi non vengano scaricati su lavoratori e lavoratrici o sulle popolazioni del cosiddetto Terzo Mondo.
Senza queste premesse lavoratori e lavoratrici sono sottoposti continuamente al ricatto tra tutela dell’ambiente e possibilità di avere un’occupazione.
Tutela dell’ambiente e tutela di lavoratrici e lavoratori invece devono andare di pari passo. Non a caso le aziende più inquinanti sono anche quelle che offrono lavori di pessima qualità: si pensi ad Amazon che sfrutta i suoi dipendenti e devasta i territori mentre realizza profitti enormi.
.
Sabato 27 novembre tenteremo di approfondire questi temi con Paolo Tomassetti, Ricercatore Marie Skłodowska-Curie, Università di Aix-Marseille, e Alessandro Delfanti, professore dell’Università di Toronto. Cercheremo di smontare la narrazione che contrappone ambiente e lavoro e di iniziare a capire come la contrattazione collettiva di lavoratrici e lavoratori possa inserirsi nella lotta per la giustizia climatica. La data del 27 novembre non è scelta a caso. L’incontro sarà infatti a ridosso del Black Friday, giorno simbolo dello spreco consumista e dello sfruttamento di lavoratori e lavoratrici, soprattutto dei settori dell’abbigliamento e della logistica.
.
Vi aspettiamo sabato 27 novembre dalle 17.00 al Mutuo Soccorso di via Zambonate.
Submit a Comment