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Bergamo in Comune | Novembre 21, 2024

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NUOVA GAMEC – RISCHIO IDRAULICO

NUOVA GAMEC – RISCHIO IDRAULICO

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O GAMEC 2.0, O TORNIAMO ALLA NOSTRA MORLA FRA BORGO SANTA CATERINA E “NON” PORTA “CEMENTO A“ SUD

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https://www.slideshare.net/AlfredoVerzeri1/morlagamecrisegnalazione20230830verzeripaugemportasudrischipdf

Saremmo Capitale della Cultura, del Cemento, Continuo, per magnanima nomina pandemica.

Quando capita si cerca di fare il meglio, nessuno discute, ma trarremo le somme di una buona opportunità alla bell’e meglio sfangata o rimpiangeremo un’occasione persa?

Un conto era confrontarsi in una competizione fra città, quindi anche frutto della con-correnza e com-partecipazione locale che avrebbero elaborato diverse proposte (e avuto tempo e modo di richiamare collaborativamente nel globale la bergamaschità nel mondo) alfine di esprimersi al meglio e proporsi nei contenuti, altro è stato il dover rimediare, per cooptazione sui programmi finanziati da una parte amministrativa e politica a senso unico, in un determinato tempo e modo.

Bergamo prima o poi sarebbe assurta a tale qualifica fra l’italica roteazione del titolo Capitalista, in modo compiuto, certo mai perfetto ed omnicomprensivo ma dibattuta e foriera di innovazioni, capacità critiche ed autocritiche quali sono la cultura di un popolo anche fra le sue contrapposizioni, sale della compartecipazione.

Il programma, comprendiamo necessariamente blindato e misurato a dimensione degli autoreferenziali unici gestori dispensatori di fondi pubblici, volge al termine: l’impressione è quella di una cooptazione culturale mediatica per turismo di massa mordi e fuggi un poco più ampio delle solite autocelebrazioni.

E ci mancherebbe che almeno nei numeri di visite con quello che grazie ai fondi pubblici si son spesi non ci fossero almeno questi.

Certo era difficile rinunciare all’occasione non tanto per non offrirla alla Città (e qualcosa si è provato ad allargare, va riconosciuto), come se qualcuno temesse che Bergamo non ce l’avrebbe fatta da sola.

Con tutto il rispetto per i “cugini” bresciani i quali anche loro saprebbero pure meritarsela la nomina Capitale della Cultura in proprio, non per solipsismo quanto per contenuti che ogni città e territorio poteva potenzialmente meglio mettere in gioco ed esprimere.

E guai a criticare, anche perché a Bergamo sarebbe impubblicabile, e questo è un problemino “culturale” non da ridere che magari sarebbe “saltato fuori”, vedi sotto per le propagande mediatiche “governative” sulle questioni urbanistico edificatorie, ad esempio; poiché la critica e la controproposta non fa attrattiva, mentre gli ospiti devon vedere solo il salotto buono col verde in piazza Vecchia o al solito Astino, altresì per chi resta si ri-cementifica sopra il fiume della città con la Gamec 2.0 o nel verde da “Central Park” in totale consumo di suolo tramite lo speculativo progetto pubblico-privato di Porta “Cemento a” Sud?

Basti un caso: il Sentierone rappresentato come una meraviglia di nuova “ri-giardinatura” è lungo la prospettiva pseudo “Piacentiniana”, un falso storico culturalmente sottaciuto, copia-incollando nel 1906 il progetto del concittadino ingegner- architetto Giuseppe Murnigotti (a Brescia sì invece che c’è il vero successivo Piacentini), cui insegnò il rinnovo urbano coerente e compatibile col territorio e il paesaggio.

Cosa diversa dall’incarico fiduciario od archistar calati dall’alto (che ancora il Piacentini non era, ma qui la storia si farebbe lunga

https://www.slideshare.net/AlfredoVerzeri1/interventomurnigotticonvegno21619ordinebgarchitettipiacentinianocortinovisverzeripdf

), e che si ripete sia per la Gamec, Porta Sud, la pseudo Stazione-Centro Commerciale, ecc. tutti rigorosamente senza partecipazione, fuori contesto, antistorici.

Quindi aldilà delle immagini accalappia turisti coi fiorellini del Sentierone verso Est al Donizetti di nuovo vestito, quando costoro ci arrivano comprendono che si deve attenzionare il traffico che lo attraversa a Ovest, silenziare la video ripersa e tappare il naso mentre si fanno il selfie dal lato giusto, ma si chiedono: che differenza c’è colla statale che attraversa il mio paese?

Anni di lavoro per cambiare una parte di “facciata orizzontale” ma poi dover tribolare colla nuova Ztl, per pochi, che espellerà ancor più delle attività dal centro alfine di indurle al centro commerciale della cosiddetta Nuova Stazione a servizio della cementificazione di Porta “Cemento a” Sud, più che per i treni.

Cent’anni prima fondarono Città Bassa, oggi volendo emularli non han risolto mezza via, anzi mezzo marciapiede, semmai allargato mezza aiola, ma nuova mobilità e pedonalità vere: zero.

In urbanistica ed urbanità talune pedine ed arrocchi si muovon o stan ferme di concerto, specie se di cemento, compreso per le acque storiche Rogge Curna e Nova dimenticate dalla ripavimentazione fra Sentierone e il laghetto del Donizetti.

La Ri-Segnalazione o Morla o Gamec

Ora, se vi è gradito proseguire, arriviamo all’oggetto della Segnalazione riguardo il possibile recupero auspicato da tanti del Fiume di Bergamo.

Da Ri-scoprire come fanno in ben altre Città sulle acque storiche, il quale scorre intubato sotto una indegna copertura del boom edilizio anni ’60, la Morla da Borgo Santa Caterina al Galgario.

Questo si auspicava/proponeva nella cultura partecipe della città (prof. Pagani, arch. Tosi, ecc.), in previsione della dismissione del Palazzetto dello Sport (glorioso dentro come lo sarebbe stato da qualsiasi altra parte, ma deturpante fuori e sotto), invece di ri-cementificarla per lo spostamento della GAMeC: la quale aveva ed avrebbe mille altre ri-allocazioni ben migliori e meno o onerose e non a rischio alluvionale per sé e l’abitato procurato dalla copertura fluviale che si vuol persistere.

Mentre procedono i progetti cementificatori del patto pluripartitico fra Comune-Provincia-Regione-Stato non demordiamo né ci lasciamo passare le trasformazioni territoriali per quello che non sono: sedicenti Riusi, Riqualificazioni, Rigenerazioni urbane ma che in realtà sono l’esatto opposto nonché contraddizioni in termini fra teorie, enunciati, programmi di facciata rispetto alla realtà delle loro applicazioni e di aggiustamenti cementificatori.

Prima si sparano metri cubi a mille poi si dicono di ridurli come se fosse cosa virtuosa: il consumo di nuovo suolo resta e un domani si ri-aumenteranno tramite ampliamenti e sopralzi come per il progetto Gamec al posto dell’ex Palazzetto dello Sport.

Che sia in deroga, in variante, in eccezione, in emergenza, ecc. non mancano pretesti che utilizzano fondi pubblici ordinari o straordinari, come quelli per le Olimpiadi sulla Neve o del PNRR con procedure senza adeguati controlli di salvaguardia ambientale e del patrimonio culturale storico paesistico, alfine di confermare un sistema di uso e abuso dell’ambiente ma propagandato come Rigenerazione Urbana, invece che recuperarne le giacenze e sotto-giacenze che la storia e la natura ci consegna.

Almeno recuperiamo ed evitiamo i medesimi errori, col buonsenso che dell’italica urbe ha fatto e rifatto con criterio e misura.

Anche in levare per riscoprirne la beltà celatasi o racchiusa e censurata come il sedime alveo Morla  di via Pitentino o il verde storico  fra stazione e via Gavazzeni, oggetto e mira cementificatoria di Porta Sud.

Per coloro che confidano nella partecipazione agli interessi collettivi, ed avvertono questo come una corresponsabilità nel conoscere e ri-conoscere anzitutto la salvaguardia dei luoghi, smarriti o dimentichi ma presenti, ovvero il coerente loro recupero e salvataggio, segnaliamo il compendio integrativo alla contro-proposta di ri-scopertura della Morla inibita dal progetto per la Galleria d’Arte Moderna “GAMeC”.

La quale è una demo-ricostruzione totale presentata come fosse una semplice manutenzione straordinaria del dismesso Palazzetto dello Sport, parte del sistema di dis-urbanistica non partecipata, calata dall’alto, riguardante allo stesso modo Porta Sud col consumo di suolo fra le stesse Morla, Roggia Nova e Guidana,  o Chorus Life nell’abnorme occupazione del previsto parco pubblico e collo spostamento improvvido del Palazzetto dello Sport-Arena a ridosso del Cimitero invece che fra gli impianti sportivi Coni, o il cosiddetto Parco Ovest, invero espansione edificatoria anche sul paleo alveo della Morla.

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01-09-2023

arch. Alfredo Verzeri – info@alfredoverzeri.it

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www.paugemportasud.it

www.bergamoincomune.it

naturalmentenm@gmail.com

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Sitografia:

https://www.slideshare.net/AlfredoVerzeri1/morlagamecsegnalazione20230706verzeripaugemportasudpdf

https://www.slideshare.net/AlfredoVerzeri1/morlagamecrisegnalazione20230830verzeripaugemportasudrischipdf

Petizione su Change.org RI-SCOPRIAMO la Morla BASTA Cemento ĢAMEC nella Città Bergamo Link: https://chng.it/7M2Jn49mZP

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