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Bergamo in Comune | Marzo 9, 2025

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NOTIZIE DA OLTRECORTINA – 23

NOTIZIE DA OLTRECORTINA – 23

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Oseremmo proprio dire che è ora di aggiornare parecchie analisi politiche…

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Questo il primo commento che viene spontaneo dopo le “incredibili” notizie dell’ultima settimana.

E non è ancora finita, è appena iniziato il vertice europeo di Londra in cui gli attuali governanti dell’Unione Europea dovranno decidere come procedere ora che gli USA hanno deciso di scaricare lo Zelensky, di fare una “guerricciattola” commerciale alla medesima Unione, di procedere sulla strada della Grande Israele (per ottenere la quale una cessazione delle ostilità a Gaza è semplice premessa tattica) e di procedere con il confronto vero: quello con la Cina ed i BRICS.

Le premesse di questo vertice sono pessime.

Stiamo verificando come tutta la induzione del MinCulPop mediatico nostrano si stia scatenando, in stile “ultimi giorni dei repubblichini di Salò” per imporre la continuazione della guerra e una economia europea basata sul riarmo.

Abbiamo, tra l’altro, appena letto l’editoriale dell’ultimo numero della rivista ufficiosa della cantieristica militare italiana (azienda a partecipazione statale sopravvissuta alle privatizzazioni folli degli anni scorsi) in cui si riportano le dichiarazioni di un Olandese, novello segretario della NATO, che pretende quasi il 4% (quattro per cento!) del Prodotto Interno Lordo da destinare ad armamenti [nessuno dice mai che questo equivale almeno al 12% (dodici per cento!) del bilancio dello Stato…] con acquisti massicci di armi pronte “made in USA”; al che l’editorialista lo prende, per nulla velatamente, per i fondelli ricordandogli che: armi sì, ma “made in European Union”.

Per inciso, il tono di questo editoriale è tale che vi compare anche la definizione di “popolazione beota” (sic), tanto per mettere bene in chiaro che la democrazia nella attuale Europa è un concetto terminato e che i popoli, nella concezione del padronato di oggi, sono buoni solo per il cannone.

I sostenitori di queste tesi vengono regolarmente infiltrati tra i popoli stessi come doppiogiochisti nella induzione mediatica di massa.

Si ascoltino, ad esempio, gli editoriali (chiaramente pilotati) di una nota radio, che fu popolare, di Milano in cui il “cattivone” è sempre e solo il Vladimiro e gli eventi di piazza Maidan e gli Azov sono regolarmente taciuti.

Oppure si vedano coloro che indicono demenziali manifestazioni di piazza per l’Europa (che numero di telefono ha?), senza bandiere di partito, ma con il solo vessillo blu a stelle oro, senza avere neanche il coraggio di dire che si tratta di una manifestazione in piena regola di soli nazionalisti europei.

Quando nazionalismo e armi si incontrano sempre “a schifìo” va a finire, come abbiamo già visto ad Adua, nel 1914, nel 1939, etc.

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Cerchiamo di analizzare la situazione in modo razionale, mandando a quel paese l’emotività indotta del MinCulPop mediatico, e vediamo di capire perché i governanti europei si comportino quasi tutti in un modo che appare folle, ma che non lo è per nulla qualora se ne esaminino i motivi.

Questo avviene nonostante fior fiore di economisti neutrali occidentali, come Jeffrey Sachs (direttore del “Center for Sustainable Development” della Columbia University e presidente del “Sustainable Development Solutions Network” dell’ONU), sottolineino in continuazione la necessità per l’UE di affermare la propria indipendenza dall’influenza di Washington, istituendo una propria politica estera e normalizzando le relazioni con Mosca.

Secondo questi economisti l’Unione “ha bisogno di avere una propria politica estera e ha bisogno di allacciare nuove relazioni commerciali con la Russia”, dal momento che l’economia dell’UE è da venti migliaia di miliardi di US Dollars (vero), non si è mai vista una economia del genere rimanere soggiogata ad altri (a meno che non sia in una fase di autodistruzione) ed esiste pertanto la necessità che riprenda ad operare in sintonia con l’economia globale.

La ragione di questa totale dipendenza europea da potentati esterni è da ricercarsi nel modo in cui sono state realizzate le istituzioni europee, Banca Centrale Europea e Commissione Europea in primis.

È noto, e rinoto, che queste istituzioni non sono democratiche, ma oligarchiche e che i loro dirigenti non sono eletti dai popoli europei, ma vengono nominati da gruppi ristretti.

La Banca Centrale Europea è di proprietà delle Banche Nazionali, che sono state privatizzate e che sono dominate da patti di sindacato di altre banche e di finanziarie, per cui fa gli interessi di queste e, di conseguenza:

  • L’Euro non potrà mai fare una concorrenza vera ad US Dollar ed è diventato una moneta subalterna.

  • Il rapporto che ogni singolo Stato dove l’Euro ha corso legale ha con la BCE è analogo a quello di una Repubblica delle Banane con la Federal Reserve USA (questo è sostanzialmente vero, piaccia o no sentirselo dire).

La Commissione Europea è nominata dai governi sottoposti alla situazione appena descritta ed i risultati si vedono…

Non si può sperare in alcuna autonomia dagli USA con governanti nominati (eletti?) in una situazione del genere, saranno sempre e solo dei loro funzionari.

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Per cui ci troviamo nella situazione in cui siamo, dove un fallimento completo nella politica comunitaria sta seriamente portando alla seria possibilità che vengano fatte delle ulteriori tremende “idiozie”.

Idiozie dal punto di vista dei popoli d’Europa e di ogni osservatore esterno, ma che hanno una logica spaventosa se osservate dal punto di vista di chi le porta avanti.

La loro logica è in perfetto stile Breznev o repubblichini di Salò, ma è comunque una logica secondo la quale:

  • Avendo completamente cannellato un ruolo credibile nella cosiddetta “economia civile” globale in seguito al completo fallimento delle scelte delle proprie classi dirigenti (od “elites” che dire si voglia), rimane l’opzione militare.

  • Le industrie “civili”, ad esempio quella dell’auto (appena devastata dai costi elevati dell’energia e dallo sciagurato “Green Deal”), possono benissimo essere riorganizzate nella produzione militare.

  • Il ciber-turbo-capitalismo, di cui Donaldo è un esecutore, ha massicce partecipazioni nelle industrie militari europee (come le ha nella FIAT, e si è visto che fine ha fatto…).

Il gioco è quindi semplicissimo:

  • Si toglie ogni possibilità di sviluppo autonomo all’Europa facendo fare ai suoi amministratori delle scelte che appaiono essere “oscenamente folli” ai popoli, ma che sono “logiche” per le “elites” dominanti, non propriamente europee.

  • Si fa fare un bel “bagno” (espressione gergale per definire una situazione in cui le perdite sono molto superiori ai guadagni) alle principali aziende europee.

  • Si propone loro la via del recupero delle perdite tramite la trasformazione in aziende “per la difesa”

  • I capitali per questo si attingono dalle venti migliaia di miliardi all’anno di US Dollas dell’economia europea: i soldi ci sono, anche se ovviamente qualcosa si dovrà tagliare…

  • Si rende l’Europa dell’economia militare ancora più dipendente dagli USA, dal momento che gli utili che ne derivano sono in buona parte di proprietà delle finanziarie come la BlackRock, la Goldman & Sachs, etc. e prendono la strada dei Caraibi di re Carlo o delle Antille Olandesi (è per questo che hanno messo un Olandese come segretario della NATO).

  • Ci si cava dai piedi un possibile concorrente sul mercato “civile” globale e si può fare concorrenza meglio con gli altri.

Tutto qui.

Aspettiamoci il peggio da questo vertice di Londra.

Un paio di note su come questo avvenga per quanto riguarda le industrie italiane:

  • Fincantieri S.p.A. è un’azienda pubblica italiana operante nel settore della cantieristica navale ed è il più importante gruppo navale d’Europa e il quarto a livello internazionale.

  • Leonardo S.p.A. è una società italiana a controllo pubblico attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Il suo maggiore azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze italiano, che possiede circa il 30% delle azioni (le altre al cosiddetto “libero mercato” delle finanziarie, un patto di sindacato è assicurato).

  • Nel 2024 la tedesca Rheinmentall e Leonardo istituiscono la “Leonardo Rheinmetall Military Vehicles” (LRMW) società paritaria con sede legale a Roma ed operativa a La Spezia, che opera nel settore dell’industria per la difesa e coinvolge principalmente gli stabilimenti produttivi dell’ex Oto Melara.

  • Gli stabilimenti ILVA di Taranto, come la ex-Ansaldo di Milano, sono stati “salvati” dalle chiusure imposte dal cosiddetto “libero mercato” principalmente per la loro valenza strategica-militare. Ma questo non si dovrebbe dire…

Da ultimo una domanda: quanto resisterà ancora lo Zelensky?

Non solo come presidente (non più eletto) dell’Ucraina ma, anche e soprattutto, come essere vivente…

Non abbiamo la risposta; ma ci permettiamo di suggerirgli di partire al più presto per Israele (dove, per la Legge del Ritorno, ha diritto alla cittadinanza), per il Canadà, per la Papuasia, o anche (perché no?) per la natìa Russia.

Dopotutto il diavolo non è così brutto come lo dipingono e il suo omonimo Vladimiro vedrebbe solo i vantaggi nell’avere un prigionier… Oops!… un graditissimo ospite e ostagg… Oops! Di nuovo… un richiedente asilo di tale stazza.

Magari glielo concederebbe pure.

Chissà?…

Magari tra poco questo lo vedremo per davvero…

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Bergamo, 02.III.2025

Marco Brusa

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Ed ora passiamo alle notizie da OltreCortina vere e proprie.

Utile idiota…

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https://t.me/Middle_East_Spectator/16020

https://t.me/Middle_East_Spectator/16016

Zelenskyj è stato “cacciato” dalla Casa Bianca da Trump, non è andato via da solo e l’accordo sui minerali NON è stato firmato – Corrispondente della Casa Bianca per Fox News

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https://t.me/Middle_East_Spectator/16013

Donald Trump smentisce pubblicamente il presidente Zelensky davanti ai media, dicendogli: “Devi essere grato” e “Non hai le carte in regola”.

Ad un certo punto, Zelensky quasi risponde con “lo so” quando Trump afferma “non vincerai”, ma alla fine si tira indietro.

L’ambasciatrice ucraina è stata vista piangere.

Zelensky ha lasciato la Casa Bianca e gli è stato detto che “non tornerà” finché non avrà raggiunto un accordo con la Russia.

La conferenza stampa prevista è stata annullata.

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https://t.me/GeoPWatch/13657

Donald Trump:

Avete visto quello che ho visto io… Zelensky è un uomo che non vuole la pace.

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Propaganda russa:

https://t.me/AussieCossack/33604

Ieri sera al Cremlino si sono goduti lo spettacolo mangiando popcorn.

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Sarebbe ridicolo, se non fosse drammatico:

https://t.me/GeoPWatch/13648

Kaja Kallas, Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, in una dichiarazione attraverso il suo account X (ex Twitter):

L’Ucraina è l’Europa!

Siamo al fianco dell’Ucraina.

Incrementeremo il nostro sostegno all’Ucraina affinché possa continuare a contrastare l’aggressore. Oggi è diventato chiaro che il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader.

Sta a noi europei raccogliere questa sfida.

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Ovviamente, Asia Times (connubio di Hong Kong tra Repubblica Popolare Cinese e finanzieri di Wall Street) gongola…

https://asiatimes.com/2025/03/zelensky-miscalculates-disastrously-in-picking-fight-with-trump/

ZELENSKY HA FATTO UN CALCOLO DISASTROSAMENTE SBAGLIATO A SCONTRARSI CON TRUMP

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Il capo del governo ucraino si è scontrato con Trump e Vance in modo spettacolare, facendo saltare le sue possibilità di ottenere una pace mediata dagli Stati Uniti.

Lo spettacolo di venerdì (28 febbraio) allo Studio Ovale sarà ricordato per sempre come uno dei fallimenti più epici che un capo di governo abbia mai commesso.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pensava, delirante, di poter mancare di rispetto al vicepresidente americano J.D. Vance in diretta televisiva davanti al presidente Donald Trump senza alcuna conseguenza mentre era ospite ufficiale degli Stati Uniti.

Zelensky reagisce in modo aggressivo al commento benevolo di Vance sul dare priorità alla diplomazia con il presidente russo Vladimir Putin rispetto ai discorsi duri e falliti della precedente amministrazione Biden.

Tutto è poi andato fuori controllo dopo che Zelensky ha accusato Vance di parlargli ad alta voce, cosa che ha spinto Trump a contraddire Zelensky e a dirgli di stare zitto poiché aveva già parlato troppo, il tutto rimproverandolo brutalmente in una scena mai vista prima dalla più alta carica politica americana.

Trump e Vance hanno anche accusato Zelensky di essere ingrato per gli aiuti americani ricevuti, di aver mentito sul fatto che l’Ucraina sia stata lasciata sola dall’inizio del conflitto e ricordandogli quanto si stesse comportando in modo irrispettoso.

Trump ha concluso tutto avvertendo che gli Stati Uniti potrebbero porre fine completamente al loro sostegno all’Ucraina se Zelensky non accetterà di fare la pace con Putin prima di cacciarlo dalla Casa Bianca, evento senza precedenti.

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Per aggiungere la beffa al danno, i membri dello staff della Casa Bianca hanno poi consumato il pranzo già preparato per Zelensky e la sua delegazione quando si aspettavano che firmasse l’accordo sui minerali che era il motivo della sua visita.

Trump ha anche scritto sui “socials” che Zelensky ha mancato di rispetto agli Stati Uniti.

Per quanto la sequenza degli eventi fosse chiara per qualsiasi osservatore obiettivo che abbia guardato il filmato di circa dieci minuti: Zelensky aveva provocato i suoi due ospiti mancando di rispetto a Vance; Ben Hall del Financial Times ha avuto una visione completamente diversa.

Secondo lui: “non è difficile immaginare che Vance e Trump avessero fin da prima tutte le intenzioni di litigare con il presidente ucraino… Probabilmente, il terreno era già pronto per un’imboscata quando Zelensky è arrivato nello Studio Ovale”.

Russia Today (fatevi la VPN su internet se volete leggerla alla faccia della censura della UE) invece fa finta di essere seriosa, ma si capisce benissimo che stanno scoppiando dal ridere.

https://www.rt.com/news/613561-waltz-zelensky-white-house-stunned/

UN CONSIGLIERE DI TRUMP DESCRIVE COME ZELENSKY SIA STATO CACCIATO DALLA CASA BIANCA

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Secondo Mike Waltz la delegazione ucraina è rimasta “sbalordita” quando gli è stato detto di andarsene.

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, ha rivelato come il presidente ucraino e la sua delegazione hanno reagito all’espulsione dalla Casa Bianca a seguito dell’acceso scontro con il presidente Donald Trump e il vicepresidente J.D. Vance.

L’alterco è avvenuto durante l’incontro di venerdì in cui i due capi di stato avevano intenzione di portare a termine un accordo sui minerali tra gli Stati Uniti e l’Ucraina.

La discussione si è deteriorata quando Zelensky ha insistito sul fatto che Trump dovrebbe sostenere di più Kiev piuttosto che rimanere neutrale nel tentativo di mediare un accordo con Mosca.

Trump ha accusato Zelensky di essere un ingrato per il sostegno americano e di non essere disposto a fare le concessioni necessarie per porre fine al conflitto, mentre J.D. Vance lo ha criticato per la sua mancanza di diplomazia.

In un’intervista a Breitbart News sabato, Mike Waltz ha detto che “un buon negoziatore sa quando abbandonare un cattivo accordo o una cattiva negoziazione” e ha raccontato come lui e il segretario di Stato Marco Rubio abbiano comunicato le decisioni di Trump alla squadra di Zelensky.

“Erano sbalorditi. Non so come pensassero che si potesse andare avanti dopo quel tipo di episodio molto pubblico con il mondo intero che stava guardando”.

“La sua delegazione – come avete visto dalla sua ambasciatrice che si è messa la testa tra le mani nel mezzo dello Studio Ovale – aveva invece capito la gravità di quello che era appena successo”.

Un membro anonimo dello staff della Casa Bianca ha detto che Trump aveva sostanzialmente “cacciato” Zelensky e ha affermato che la delegazione ucraina lo aveva “implorato di ripensarci”, ma Rubio e Waltz hanno insistito per fare loro lasciare immediatamente la Casa Bianca, secondo la giornalista di Fox News Jacqui Heinrich.

Waltz ha aggiunto che la squadra ucraina è stata informata che “la pazienza americana si era esaurita”, descrivendo il loro comportamento con un: “Come si fa a venire a insultare qualcuno quando lo si sta praticamente implorando per soldi e assistenza?”

“Quindi lo abbiamo chiarito senza mezzi termini. Abbiamo chiarito che questo negoziato, che avrebbe potuto essere un evento fantastico per loro e per il Paese, era finito e che era ora di andarsene”.

Nel frattempo, Rubio ha criticato Zelensky per aver “sprecato” il tempo di tutti con il suo atteggiamento e ha messo in dubbio le sue vere intenzioni riguardo al conflitto con la Russia.

In un’intervista alla CNN, Rubio ha detto che Zelensky “dovrebbe scusarsi” per aver trasformato l’incontro di alto livello in un “fiasco”.

Poco dopo l’incontro, Zelensky ha ammesso che non è andato bene, ma ha rimarcato che non ha intenzione di scusarsi con il presidente degli Stati Uniti.

In un’intervista a Fox News, ha affermato che “dobbiamo essere molto aperti e molto onesti” nelle interazioni bilaterali.

Ha incolpato alcune delle sue dichiarazioni di essere andate perse nella traduzione, ma alla fine ha detto di non essere “sicuro” di aver fatto “qualcosa di male” per offendere il popolo americano.

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Libertà di informazione nelle democrazie più democratiche del mondo…

https://t.me/AussieCossack/33300

La UE ha vietato a otto media russi di trasmettere in Europa.

L’UE revoca le licenze di trasmissione di EADaily / Eurasia Daily, Lenta, NewsFront, RuBaltic, SouthFront, Strategic Culture Foundation e il canale televisivo Zvezda.

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Altro “favore”, anche se contrattuale, della Russia alla NASA.

Altrimenti i due astronauti americani “dimenticati” in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale, in attesa delle ciber-turbo-tecnologiche nuove navicelle delle compagnie spaziali private (che sembra proprio non ci sia verso di fare funzionare), molto semplicemente morirebbero di fame…

https://t.me/worldpravda/21299

La Federazione Russa ha lanciato una Soyuz dal cosmodromo di Baikonur.

La navicella spaziale Progress MS-30 porterà circa 2,6 tonnellate di carico sulla Stazione Spaziale Internazionale, inclusa una nuova tuta spaziale per le passeggiate spaziali.

La navicella spaziale è già entrata in orbita. Ci vorranno circa cinquanta ore per attraccare alla stazione.

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Altro ribaltone di quelli mica da ridere, per il momento lo pubblichiamo senza commenti.

https://t.me/Middle_East_Spectator/16003

https://t.me/GeoPWatch/13622

https://t.me/GeoPWatch/13621

https://t.me/GeoPWatch/13620

https://t.me/GeoPWatch/13619

Il capo in galera del PKK Abdullah Öcalan ha esortato tutti i gruppi a deporre le armi e a sciogliersi.

La delegazione che lo ha visitato nella prigione ha letto la sua dichiarazione in una conferenza stampa ad Istanbul:

“Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi.

Chiedo di deporre le armi e mi assumo la responsabilità storica di questo appello.

Bisogna ricostruire lo spirito di unità e fratellanza curdo-turca.

Il PKK deve tenere un proprio congresso per disarmare.

Curdi e turchi dovrebbero lavorare insieme sulla base della loro secolare alleanza.

Il crollo del socialismo reale negli anni ’90 a causa di fattori interni, insieme alla dissoluzione della negazione dell’identità nel paese e ai progressi nella libertà di espressione, hanno portato alla perdita di significato del PKK e a un’eccessiva ripetizione.

Di conseguenza, come movimenti simili, ha raggiunto la fine della sua vita, rendendo necessario il suo scioglimento”.

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La fonte è iraniana:

https://t.me/Middle_East_Spectator/16021

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) ha dichiarato che deporrà le armi e smetterà di combattere la Turchia, ponendo fine a quarantasei anni di insurrezione per l’indipendenza curda.

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La fonte è Hezbollah:

https://t.me/ResistanceTrench2/18352

I Curdi siriani hanno respinto l’ordine di disarmare.

Le milizie curde siriane, nella loro prima reazione alla dichiarazione di Abdullah Öcalan sullo scioglimento del PKK, hanno affermato che non deporranno le armi.

Questo mentre molti considerano il “Partito dell’Unione Democratica” (YPD) e la sua ala militare, le “Unità di Protezione Popolare” (YPG), come il ramo siriano del PKK.

Questo stesso gruppo è anche considerato la spina dorsale dell’organizzazione “Syrian Democratic Forces” (SDF), fondata dagli Stati Uniti nel 2015 (sic).

Nel frattempo, Mazloum Abdi, comandante delle Forze democratiche siriane, ha dichiarato: “La dichiarazione di Abdullah Öcalan, leader del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK), riguarda solo questo partito e non ha alcun collegamento con noi in Siria”.

Abdi ha inoltre sottolineato: “Questa presa di posizione è un passo positivo perché richiede la fine della guerra e l’inizio di un processo politico pacifico in Turchia; inoltre, se la pace verrà raggiunta in Turchia, questo significa che non ci sarà più motivo di continuare gli attacchi contro di noi in Siria”.

La Casa Bianca ha dichiarato che l’appello di Öcalan al PKK di deporre le armi aiuterà a portare la pace nella tormentata regione.

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Sempre Hezbollah:

https://t.me/ResistanceTrench2/18413

Non cascateci!

Musulmani e cristiani non sono nemici ✝️🤝☪️

Entrambi amano Gesù e credono nello stesso Dio.

Esiste solo un gruppo che odia Gesù ✡️…

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Nel caso a seguire, invece, si tratta di un altro presunto fronte popolare di liberazione messo insieme da gente tipo CIA o Israele.

https://t.me/Middle_East_Spectator/15967

Un gruppo chiamato “Consiglio militare di Suweida” ha annunciato la propria istituzione, chiedendo l’autonomia per il governo di Suweida a maggioranza drusa e rifiutando l’integrazione con il nuovo governo siriano.

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https://t.me/GeoPWatch/13519

Un militante druso affiliato al “Consiglio militare di Suweida ” (sud della Siria) dichiara la sua fedeltà a Israele e allo sceicco Mowafaq Tarif, leader spirituale della comunità drusa galilea filo-israeliana.

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https://t.me/Middle_East_Spectator/16029

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione a sostegno del neonato “Consiglio militare di Suweida”, promettendo di “difendere” la città a maggioranza drusa di Jaramana, a sud-est di Damasco, contro il “regime islamico estremo” di Hay’at Tahrir al-Sham (HTS).

Questa dichiarazione è arrivata subito dopo che erano stati segnalati scontri tra le forze druse e i militanti dell’HTS.

Fonti locali hanno individuato camion con bandiere israeliane e druse che trasportavano “aiuti” a Suweida.

Fonti affermano che i combattenti dell’HTS si sarebbero ritirati dopo che jet e droni israeliani erano stati visti nell’area.

All’esercito israeliano è stato successivamente ordinato di “monitorare” la situazione.

Solo pochi giorni fa, il ministro della Difesa israeliano aveva chiesto la completa smilitarizzazione della Siria a sud di Damasco.

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Il vecchio leone, Walid Jumblatt, già comandante delle forze democratiche in Libano ai tempi della guerra civile, a settantasei anni continua a resistere.

https://t.me/ResistanceTrench2/18427

Il leader druso libanese Walid Jumblatt ha detto a proposito del piano israeliano di scatenare nuove guerre civili in Siria:

– Israele vuole usare le sette ed i gruppuscoli a proprio vantaggio per frammentare la regione.

– Eravamo e rimarremo contrari alla pace con Israele fino a quando non sarà istituito uno Stato palestinese indipendente.

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