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Bergamo in Comune | Dicembre 22, 2024

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L’OTTAVA TORRE: SCACCO MATTO ALLA MEDICINA TERRITORIALE

L’OTTAVA TORRE: SCACCO MATTO ALLA MEDICINA TERRITORIALE

La foto rappresenta l’Ospedale di Bergamo “Papa Giovanni XXIII” (ex Ospedali Riuniti di Bergamo) attualmente con 1.200 posti letto accreditati, oltre 900 posti letto attivi, 3.800 dipendenti, è un ospedale di rilievo nazionale ad alta specializzazione.

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La Regione Lombardia finanzierà con cento milioni la costruzione dell’ottava torre destinata alle cure onco-ematologiche.

Fin qui la cronaca pompata dai giornali locali.

In realtà il progetto della costruzione dell’ottava torre era già stato programmato dal 2020 poi accantonato con l’arrivo della Pandemia da Covid-19 che vide coinvolto proprio il Papa Giovanni XXIII.

È sicuramente utile potenziare le strutture che si occupano di cure onco-ematologiche ma mi domando se è utile farlo all’interno del Papa Giovanni XXIII oppure potenziare le strutture sul territorio drasticamente tagliate in questi anni dalle destre che governano la Regione Lombardia da oltre 30 anni e che con il Covid-19 hanno mostrato tutta la loro inefficienza.

L’ospedalizzazione della cura delle malattie voluta da Formigoni e proseguita da Maroni ha fallito miseramente.

Poi abbiamo abbastanza personale medico ed infermieristico per far funzionare le nuove attività???…

Credo di no è credo anche che i privati si stiano preparando a gestire questa nuova opportunità, fornendo personale gettonista gestito da società private come succede già in molti ospedali pubblici.

Le marchette elettorali di questi giorni a livello regionale e nazionale sulle liste di attesa che meravigliosamente spariranno facendo lavorare il personale nei fine settimana, personale che già effettua straordinari da anni perché non si riesce a coprire I turni a causa della cronica carenza di personale, che non viene sostituito, che diventa sempre più anziano e che non vede l’ora di andare in pensione.

Con un sistema universitario bloccato che forma sempre meno medici, giovani studenti che si iscrivono sempre meno ai corsi universitari infermieristici e quelli che si laureano vanno a lavorare nei paesi europei dove gli stipendi sono molto più alti.

Aumenti contrattuali inadeguati, divorati dall’aumento dell’inflazione(il contratto del personale sanitario della sanità pubblica è fermo al 2022).Anche le risorse regionali in questi anni sono sempre diminuite alla faccia degli eroi della sanità prima elogiati e poi bistrattati.

In realtà questo governo di destra sta affossando le Case di comunità che verranno gestite da privati, adesso si parla anche di Farmacie erogatrici di servizi sanitari ,infatti in Italia la grandissima maggioranza delle Farmacie sono private.

La costante quindi è favorire la sanità privata che continua ad essere finanziata, e distruggere la sanità pubblica .

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di Giuseppe Saragnese

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