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LE ELEZIONI COMUNALI A GRAZ IN AUSTRIA
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Riceviamo da NaturalMente e pubblichiamo.
Aggiungiamo in fondo un minimo di dettagli.
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“Sinceri democratici”? Ma mi faccia il piacere…..
La settimana scorsa si sono svolte le elezioni comunali nella città di Graz, in Austria. La mia amica Elke Karh, del Partito Comunista Austriaco è stata eletta sindaco, avendo ottenuto il maggior numero di voti tra i diversi candidati, con 28,9%.
I diversi giornali italiani hanno scritto sì e no un trafiletto, sebbene Graz sia la seconda città austriaca.
Nessuno ha voluto collegare questo risultato anche alla convinta opposizione alla candidatura di Graz per i giochi olimpici del 2026.
Per essere precisi il sindaco di allora, 2018, ha presentato la candidatura ma il K.P.O. ha raccolto le firme per indire un democratico referendum: neanche il tempo di arrivare alla fine della raccolta che il sindaco aveva già ritirato la candidatura!
Da noi, Sala Fontana e Zaia, ma anche i populisti grillini non hanno detto nulla in campagna elettorale , salvo il giorno dopo le elezioni del 2018 fare la corsa a chi arrivava prima proporle: davvero dei “sinceri democratici” non c’è che dire….
( i manifesti riportati qui sotto sono stati tradotti da una mia conoscente, peraltro originaria di Graz).
Tra i tanti motivi che hanno portato Elke Karh del Partito Comunista Austriaco ad essere eletta sindaco a Graz la seconda città dell’Austria, con il 28,9%, vi è anche la ferma opposizione alla candidatura per le Olimpiadi del 2026: con una raccolta di firme hanno fatto ritirare la candidatura stessa.
Ecco un manifesto, mandatomi direttamente da Elke, del quale sono amico su Facebook , e tradotto in Italiano dalla compagna di mio cognato, peraltro originaria proprio di Graz….
Milano Cortina 2026 – Silvio Lacorte di Rifondazione Milano
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La sorpresa arriva da Graz, dove si è votato per la rielezione del consiglio comunale. Il KPÖ (Partito comunista austriaco) è diventato il primo partito della città, con il 28,9%.
Questo significa che Graz, capoluogo della Stiria con quasi 300.000 abitanti, seconda città dell’Austria dopo Vienna, nei prossimi 4 anni avrà un sindaco comunista.
Anzi, una sindaca comunista, perché alla guida della città il KPÖ aveva candidato una donna: Frau Elke Kahr.
Il Partito comunista è da sempre presente in Austria, sempre con lo stesso nome, e partecipa a tutte le elezioni politiche, dove raggiunge percentuali dello zero virgola. Non così a Graz, dove è presente uno zoccolo duro di comunisti, che in tutte le precedenti elezioni amministrative hanno navigato sempre intorno al 20%.
La crescita di consensi non avrebbe avuto altre conseguenze, se contemporaneamente il Partito popolare (ÖVP), da quattro tornate amministrative alla guida della città sempre con lo stesso sindaco Siegfried Nagel, non avesse registrato un tonfo di quasi il 12%.
Anche questo tracollo non era previsto. L’ÖVP è il partito del cancelliere Sebastian Kurz, abituato a vincere ovunque. Anche a Graz ci si attendeva una vittoria, magari non trionfale.
il Kpö ha scavalcato l’ÖVP e ora è il primo partito della città. Come è prassi, sarà sua la poltrona di sindaco. In controtendenza con lo scenario politico nel resto dell’Austria, alla guida del capoluogo stiriano si profila una coalizione di sinistra, composta dall’SPÖ (Partito socialdemocratico), al 9,6%, e dai Verdi, al 17,3%, guidata dal KPÖ.
Graz in mano ai soviet? Un terzo della popolazione convertita al marxismo-leninismo?
Niente di tutto queato. Il risultato può essere interpretato in maniera molto più semplice. Da un lato, la stanchezza dell’elettorato nei confronti di un sindaco da troppi anni in carica e forse incapace di convincenti visioni per il futuro della città. Dall’altro il rifiuto di farsi massacrare dalle Olimpiadi del 2026.
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https://diblas-udine.blogautore.repubblica.it/2021/09/27/graz-elegge-sindaco-una-comunista-in-alta-austria-i-no-vax-nel-landtag/
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