No Comments
LA BOLLA OLIMPICA
.
ALLO SPIRITO DEL PIANETA LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEI CINQUE CERCHI
.
NOTA:
Causa maltempo il dibattito sulla “Bolla Olimpica” è rinviato a domenica 19 settembre alle ore 19:30 e viene unificato con il dibattito sull’Urbanistica bergamasca in programma per le ore 20:30.
.
Una serata per riflettere ed eventualmente dibattere.
Nell’anno in cui Olimpiadi e Paralimpiadi hanno regalato enormi soddisfazioni all’Italia, l’associazione NaturalMente guidata da Claudio Carrara propone una serata di approfondimento alla Fiera di Bergamo, nell’ambito della kermesse “lo Spirito del Pianeta”.
Mercoledì 15 settembre alle 20.30, sul palco dedicato dell’area esterna si partirà dalla presentazione del volume “La Bolla Olimpica”, edito da Mimesis nel 2020. Un libro che vuole raccontare “illusioni, speculazioni e interessi dietro ai cinque cerchi”, in gran parte redatto da Silvio La Corte, milanese, attivo in politica nelle file di Rifondazione Comunista.
Si tratta di un’approfondita disamina a più voci per sottolineare come il “sogno olimpico” sia diventato sempre più un “incubo” per le città che hanno ospitato i Giochi dall’inizio del terzo millennio.
Da Atene 2004 a Milano Cortina 2026, passando per Pechino 2008, Londra 2012 e Tokio 2020. Indicativa a riguardo la prefazione di Giacomo Feltrin, che ricorda l’esultanza del Comitato Italiano di Milano Cortina a Losanna nel 2019 al momento dell’assegnazione dei Giochi.
“Quello che in quella sorta di euforia generalizzata era venuto a mancare – scrive – era un serio e pacato confronto sui costi sociali, economici e ambientali di un’impresa come le Olimpiadi.
Un confronto che non fosse frutto del pregiudizio o di disegni ideologici, ma che facesse tesoro delle tante ricerche scientificamente attendibili che si erano sviluppate nel corso di anni”.
Il lavoro di La Corte vuole dunque evidenziare quanto avvenuto nelle recenti edizioni, affinchè in vista dei Giochi del 2026 non si commettano gli stessi errori, o, peggio, se ne commettano di più grandi.
“L’obiettivo di questa pubblicazione – scrive ancora Feltrin – è far tesoro della memoria.
Una memoria che, pur provocandoci con dati palesi e alla portata di tutti (si pensi allo stato di abbandono delle strutture e degli impianti di Torino 2006 e ai relativi costi che dai 500 milioni di euro inizialmente previsti erano lievitati ai 3,5 miliardi), sembrava ormai sommersa dai fumi dell’oblio”.
Un quadro di estrema e diffusa preoccupazione rispetto al quale La Corte dialogherà con Giambattista Gherardi, giornalista di Prima Bergamo e coordinatore del Distretto “Le Cinque terre della Val Gandino” protagonista del progetto di sviluppo sostenibile “Cinque terre, cinque cerchi”.
.
Submit a Comment