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LA BEFANA PORTI VIA
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Le borse della spesa
Le borse sotto gli occhi
Di notti che non posso dormire
La culla così lontana
La tomba così vicina
La posso quasi vedere
E tu rigiri il tuo coltello
Nelle mie piaghe
E intingi il mio sangue
Col tuo veleno
E poi apponi la tua firma
Su pagine di giornale
Firmando il tuo capolavoro
Ultimo di una serie
Che costella le pareti
Della galleria degli orrori
Figli dello stesso dolore
Che ha stregato vittima e carnefice
Ma con un’unica matrice di violenza
Una sola fonte da cui sgorga
Ben precisa
E un solo lago di pianto a valle
Che l’accoglie e contiene
È più un fatto di braghe e sottane
Che di terre vicine o lontane
Abbassa le persiane la gente per bene
Non conviene mischiarsi a certe cose
Le rose hanno le spine
Come i conti a fine mese
E come le chiacchiere del paese
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La Befana porti via
Il mio male e l’ipocrisia
Di chi dalle edicole e in rete
Specula sulla vita mia
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(Rispetto e cura per favore – 2025 – Daria Vanoglio Fratus)
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