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IL NUOVO PGT DEL COMUNE DI BERGAMO
Documento stilato dal Circolo Bergamo Città e dalla Federazione Provinciale di Bergamo di Rifondazione Comunista.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE STA PROGETTANDO IL FUTURO DELLA NOSTRA COME SE NEL 2020 E 2021 NON FOSSE SUCCESSO NULLA.
La catastrofe pandemica NON HA INSEGNATO NIENTE.
E’ necessario PENSARE E PROGETTTARE BERGAMO come
“CITTA’GIUSTA, CITTA’ ETICA, CITTA’ APERTA.
E’ fondamentale che i cittadini, con le loro associazione e singolarmente, siano coinvolti sin dall’inizio anche nell’individuazione degli obbiettivi principali: NON E’ STATO FATTO!! Partecipare non è “ sentire “ i cittadini ma delineare un percorso che li renda protagonisti del loro futuro, in grado di incidere nelle scelte che trasformano la citta:
NON E’ STATO FATTO!!!
Il progetto del PGT E’ GIA’ PRONTO e non potrà essere modificato se l’A.C. vuole rispettare i tempi di approvazione comunicati: SIAMO STANCHI DI ESSERE PRESI IN GIRO
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Nel mese di gennaio, il Comune di Bergamo, ha presentato il nuovo Piano di Governo del Territorio, dando avvio al percorso di partecipazione e confronto con i cittadini.
Il PGT è lo strumento di pianificazione urbanistica comunale redatto ai sensi di una legge regionale, la n. 12/05, che determinerà lo sviluppo della ns città per i prossimi anni (più o meno, dieci).
La Giunta Comunale ha fornito, nel dicembre 2019, le linee guida per la stesura del nuovo Piano, coerenti con il programma amministrativo elettorale del candidato sindaco Giorgio Gori. Gli obbiettivi essenziali per costruire la “città del futuro” sono:
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“Bergamo attrattiva”
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“Bergamo sostenibile”
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“Bergamo inclusiva”
Nell’ottobre del 2020 la stessa Giunta Comunale ha approvato il Documento d’Impostazione Metodologica del Documento di Piano e nel novembre 2020 ha acquisito dallo Studio Associato incaricato della redazione della VAS (Valutazione Ambientale Strategica), e pubblicato sul sito dedicato, il Rapporto Preliminare nel quale vengono elencati i medesimi obbiettivi del Programma Elettorale.
Questi obbiettivi sono stati frantumati dalla pandemia; gli effetti della crisi epidemica COVID 19, tuttora in corso, hanno mostrato la debolezza e ingiustizia del sistema liberistico, su scala nazionale e mondiale.
Il libro dei sogni liberista, nel quale “bello e ricco” attraggono, è stato chiuso causa forza maggiore, ma è sorprendente che la Giunta non abbia saputo recepire questa realtà e rettificare i propri obbiettivi di programmazione, se non in qualche misuratissimo accenno verbale durante la presentazione in streaming del PGT.
Noi riteniamo che la nostra nuova città debba essere, innanzitutto, etica; “Bergamo Etica e città aperta” devono essere prioritari rispetto agli altri obbiettivi prefissati, che, peraltro, per come sono stati esposti, appaiono, al momento, semplici scatole vuote o contenitori di concetti noti e ripetuti ostinatamente.
Abbiamo l’idea che la nuova città debba favorire la giustizia e l’uguaglianza sociale, contribuendo alla realizzazione di servizi primari diffusi e gratuiti, destinati, soprattutto, a coloro che hanno minori disponibilità economiche.
Pensiamo che il problema della casa disponibile non possa essere affrontato con proposte minori e di attualità propagandistica, ma debba essere risolto con dotazioni a canone convenzionato quantitativamente incisive e influenti nella proporzione della dotazione complessiva di alloggi; che tali possibilità non siano disponibili solo per le cosiddette categorie deboli, per età o per salute, ma devono possibili punto, perché le fragilità in questo contesto, le cui conseguenze dureranno per molto, appaiono improvvisamente, senza preavviso.
I tre obbiettivi cardine del Nuovo PGT, contengono spunti e sottoobbiettivi che si contraddicono in modo pesante e pongono seri dubbi sulle reali intenzioni dell’Amministrazione Comunale. A titolo esemplificativo si possono citare due casi che rappresentano l’attuazione di previsioni urbanistiche in corso confermate:
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Linea ferroviaria Orio-Bergamo Stazione, sul tema della mobilità sostenibile: l’opera, indipendentemente dalle valutazioni sulle finalità, calpesta almeno tre criteri che sono invece compresi nella “attrattività”, nella “sostenibilità” e nell’”inclusività” decantate quali obbiettivi primari:
. la qualità della vita dei cittadini residenti
. il rispetto dell’ambiente
. la partecipazione.
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Parco Ovest, sul tema della salvaguardia ambientale: l’intervento proposto da un imprenditore ricade nell’area della cosiddetta “cintura verde”, che pare fondamentale per tutti gli obbiettivi declamati per il nuovo PGT, eppure non viene garantita dalla stessa Giunta nessuna salvaguardia per quell’area.
Una precisazione è necessaria relativamente al “consumo di suolo”: viene evidenziato con grande rilievo nell’illustrazione del nuovo PGT questo obbiettivo:
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Si tratta in realtà di un obbligo di legge e non di scelta strategica;
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Non viene precisato se il suolo delle aree che nel vigente PGT sono edificabili, ma non sono state costruite, sarà confermato come tale; in caso affermativo, si tratterebbe di un consumo di suolo consentito dalla legge e non considerato come tale, ma che nella sostanza costituirebbe il contrario di quanto affermato.
Si tratta di un problema importante, in quanto la nuova edificazione, anche se non classificabile, dal punto di vista legislativo, come “consumo di suolo”, coinvolge una serie di aspetti connessi, ambientali e non, quali, semplicemente, l’invarianza idraulica, la dotazione di servizi il potenziale incremento di alloggi sfitti.
L’ultimo punto, che dovrebbe essere il primo, ma qui si vuole seguire l’ordine assegnato dalla Giunta nel documento di presentazione streaming, è quello della partecipazione:
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Il percorso partecipativo è anch’esso uno strumento previsto e richiesto dalla Legge. E’ stato più volte ribadito da organi istituzionali che la “partecipazione” deve essere reale e fattiva e non un semplice adempimento burocratico;
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Nel caso specifico, come spesso avviene, mentre sono in corso gli incontri con i quartieri secondo il calendario, il progetto è già stato confezionato e potrà eccezionalmente subire qualche piccolo ritocco. Infatti, sempre prendendo spunto dal più recente documento disponibile, e dal video del collegamento in streaming per la presentazione del Piano, si è appreso che l’incontro conclusivo del percorso partecipativo, quello che riassumerà tutte le proposte pervenute e le relative valutazioni, si terrà in autunno, mentre l’Assessore all’Urbanistica, nella stessa sede, ha affermato che il nuovo PGT entrerà in vigore con l’inizio del 2022.
Ora, l’unico modo perché ciò sia possibile, considerata l’enorme mole di lavoro che la stesura di un simile strumento urbanistico comporta, è che il Piano sia già pronto, rendendo vana ogni presunta forma di partecipazione.
Chiediamo che la partecipazione sia reale e che venga attuata prima della stesura del progetto, non quando il prodotto è già stato confezionato e impacchettato.
Il reale percorso partecipativo avrebbe dovuto attuarsi dopo l’individuazione delle linee di indirizzo decise dall’Amministrazione per, eventualmente, discuterle, ma, certamente, integrarle e individuarne i percorsi.
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