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Bergamo in Comune | Novembre 22, 2024

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DOLLARO, NATO, CINA-RUSSIA, EUROPA ED UCRAINA

DOLLARO, NATO, CINA-RUSSIA, EUROPA ED UCRAINA

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Ventiquattresima parte – Il “Sur – Sud” nuova moneta comune per l’America Latina.

In via di realizzazione tenendo ben presente che l’Euro e la Banca Centrale Europea sono un “Ecco! Così è come tu NON devi fare”…

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Oggi andiamo a leggere cosa scrive il quotidiano “La Razòn – La Ragione” di Buenos Aìres e la prima considerazione è che di “ragione” ne avremmo davvero tanto bisogno in questa nostra Unione Europea attualmente in preda ad una pericolosissima demenza collettiva…

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https://www.larazon.es/internacional/america/20230124/hcpoarwbkje3vafg23pmjw6kxi.html

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Apprendiamo che Brasile e Argentina stanno accordandosi per creare il “Sur – Sud”, moneta comune destinata ad essere utilizzata nel commercio estero, vista la difficoltà per alcuni paesi ad acquisire dollari e di organizzare il proprio commercio utilizzandoli come valuta.

Questo progetto potrebbe trasformare entrambi i paesi nel secondo più grande blocco monetario del mondo.

La settimana scorsa il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, e il suo omologo argentino, Alberto Fernández, hanno comunicato che si stanno compiendo progressi su un progetto della moneta comune “Sur – Sud” che dovrà consentire di smettere di dipendere dal dollaro.

“Credo che questo debba essere provato, perché non possiamo, a metà del XXI secolo, continuare a comportarci come abbiamo fatto per tutto il XX secolo”, ha detto il presidente brasiliano dopo aver tenuto un incontro con il suo omologo argentino a Buenos Aires Aìres nella Casa Rosada.

“Dio conceda ai nostri ministri dell’area economica e ai presidenti delle banche centrali di avere l’intelligenza, la competenza e il buon senso necessari per fare un salto di qualità nelle nostre relazioni commerciali e finanziarie”, ha aggiunto (ma ve lo vedete un esponente UE-NATO invocare il Padreterno? Dalle nostre parti si invocano la “inevitabile necessità finanziaria” ed i vari “Satana della guerra”).

Il Brasiliano si è chiesto perché non provare a creare una moneta comune tra i Paesi del Mercato Comune del Sud (Mercosur) – costituito da Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay- “come si sta tentando” nei BRICS (Brasile, Russia, India , Cina e Sudafrica).

“Penso che questa moneta comune avrà successo e penso che sia necessario che abbia successo. Esistono Paesi che hanno difficoltà ad acquisire dollari e possiamo definire accordi per gli scambi commerciali che poi le banche centrali applicheranno”, ha detto.

Concordando in pieno il Presidente argentino Fernández si è espresso a favore: “Non sappiamo come potrebbe funzionare una valuta comune tra Argentina e Brasile, e non sappiamo nemmeno come funzionerebbe una valuta comune nella regione, ma quello che sappiamo è come funzionano le economie basate sulle valute estere, e sappiamo quanto questo sia dannoso”.

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Dopo avere letto queste edulcoranti dichiarazioni dei due Presidenti sud-americani (che sono pure capaci di fare quello che gli (omissis) che governano ora l’Europa non sono capaci: bloccare le forniture di armi per la guerra), facciamo un salto sul sito del Ministero del Tesoro USAmericano, per la precisione nella sezione “Debt to the Penny – Il debito fino all’ultimo centesimo” (si chiama proprio così) dove apprendiamo che al 26 gennaio il debito federale complessivo degli USA risulta pari alla stratosferica cifra di: 31.457.696.210.437 US$ e 44 centesimi (sic).

Oltre trentunomila miliardi di dollari (o, se preferite, trentuno milioni di milioni, o trentuno trilioni).

I fantastiliardi di Paperon de’ Paperoni al confronto sono davvero robetta per bambini…

https://fiscaldata.treasury.gov/datasets/debt-to-the-penny/debt-to-the-penny

Inutile sperare in considerazioni europee su questo argomento, la BCE (insieme ai vari governanti) se ne sta lì tremebonda, pronta solo a fare la voce grossa e a tagliare i crediti a quanti dovessero sollevare dubbi sulla stabilità delle finanze dell’insieme del G7.

Ovviamente sono coloro che sono fuori dall’area di US Dollar a sollevare questo argomento e il Quotidiano del Popolo di Pechino scrive chiaramente che “Il grande debito degli Stati Uniti solleva preoccupazioni per l’estremizzazione della politica estera USA e per la possibile instabilità internazionale”, oltre che “L’aumento del debito degli Stati Uniti è una bomba a orologeria per l’economia mondiale”.

https://www.globaltimes.cn/page/202210/1276596.shtml?id=11

https://www.globaltimes.cn/page/202210/1276756.shtml?id=11

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Molto razionalmente gli economisti cinesi sintetizzano:

“In primo luogo, è chiaro che l’economia statunitense è in una forma molto meno rosea di quanto molti avevano previsto e l’amministrazione Biden spera di ridurre l’inflazione che probabilmente trascinerà al ribasso l’economia e l’occupazione statunitensi; ma, se il governo sceglierà di stimolare l’economia aumentando l’entità del debito, gli investitori dovranno affrontare una pressione maggiore come l’aumento del costo del capitale, che alla fine smorzerà le prospettive di crescita economica.

Sarà quindi difficile per il governo degli Stati Uniti bilanciare la ripresa economica e l’inflazione galoppante”.

Ed i timori che queste sintesi origini non vengono taciuti:

“Un debito crescente solleva necessariamente preoccupazioni circa la capacità del governo degli USA di onorarlo e persino circa la possibilità di comportamenti estremi nelle loro politiche future. Ad esempio il cercare di generare volatilità sui mercati, disordini o persino una politica estera orientata alla guerra per trovare modi per rinnegare il proprio debito, cosa che è effettivamente già accaduta nella storia degli Stati Uniti”.

Le conclusioni degli analisti cinesi non sono per nulla gradevoli:

“Se la persistente tendenza del debito al rialzo non potrà essere fermata, l’attrattiva degli USA come ricettore globale di capitali e di talenti sarà ulteriormente erosa, come pure lo saranno tutti i suoi precedenti punti di forza.

Con un debito nazionale in aumento e un’economia in difficoltà, i politici statunitensi scopriranno che il valore del dollaro come riserva globale è destinato ad erodersi, dato che i crescenti deficit di bilancio solleveranno preoccupazioni ovvie sulla capacità di Washington di ripagare il debito.

Se il governo USA continuerà a vendere Buoni del Tesoro o addirittura a paracadutare denaro stampato alle famiglie e alle imprese americane, gli investitori finiranno con l’evitare di acquistare questi titoli.

Negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di banche centrali ha iniziato a ridurre le proprie attività in US Dollars.

È importante anche notare che gli USA sono abituati ad adottare varie politiche per indirizzare altrove le conseguenze delle crisi e dei conflitti, facendo in modo che i comuni cittadini americani e quelli di altri paesi ne sostengano il costo finale.

Attualmente gli USA non stanno svolgendo il ruolo di stabilizzatore dell’economia globale che dovrebbero svolgere in quanto grande potenza.

Al contrario essi potrebbero diventare ancora una volta un creatore di caos a scapito dello sviluppo economico in tutto il mondo, dato che questo debito aumenta la possibilità di un’altra crisi finanziaria globale e quanto si riesce a comprendere delle prossime politiche economiche e monetarie va nella stessa direzione”.

Chiaro ora perché il Sud America (e non solo) vuole staccarsi da US Dollar?

Ovviamente senza creare una banca centrale dalla gestione cervellotica ed impossibile come è la Banca Centrale Europea…

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Marco Brusa

30 gennaio 2023

http://www.bergamoincomune.it/dollaro-nato-cina-russia-europa-ed-ucraina-25/

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Comments

  1. Ƭһe game is enjoyable аnd highly addicting!!
    Ι enjoy the concept οf joining a club & playong aѕ a team to reach tһe goal!!
    Ovеrall, it’s an enjoyable sport! !

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