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CONTRO LA PROPAGANDA DI GUERRA
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Oggi pomeriggio, 24 maggio, a Gallarate un gruppo di antimilitaristi contesta la celebrazione dei 100 anni dell’Aeronautica Militare Italiana.
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Riceviamo questo comunicato dalla provincia di Varese e abbiamo deciso di pubblicarlo, anche se la sua seconda parte risulta essere una ricerca scolastica piuttosto tirata via e non ci sarebbe stato male uno studio più approfondito, ad esempio, sui bombardamenti di Malaga, di Durango, etc. durante la Guerra di Spagna e sull’uso dell’iprite ordinato dal futuro Duca di Addis Abeba (Badoglio, inserito nella lista dei criminali di guerra dell’ONU proprio per l’uso di armi chimiche) sui guadi del fiume Tacazzè a fine 1935 per fermare la controffensiva abissina.
https://gabrielescarparo.wordpress.com/2020/03/31/durango-37-il-bombardamento-italiano-dimenticato-sui-civili-spagnoli-un-mese-prima-di-guernica/
https://www.avvenire.it/agora/pagine/iprite-le-bombe-italiane-etiopia
Però…
Però, dal momento che chi compie in prima persona una azione diretta mettendoci la faccia (e pure con la bandiera: gli striscioni) non merita solo rispetto, ma anche onore (quello vero, non quello della propaganda militarista MinCulPop che tanto va di moda oggi), rendiamo a questi ragazzi merito e, appunto, onore pubblicando il loro comunicato.
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Ragazzi, questa azione vi rende degni dei due incursori, Franco Cargnel e Vito Procida, della Regia Aeronautica che nel giugno 1943, come ha raccontato il generale Giuseppe Pesce (ex-Aeronautica co-belligerante e noto a Bergamo per avere raccontato la vera storia di Antonio Locatelli e dell’eccidio di Lekemti), dopo che tutti i loro compagni erano stati catturati appena paracadutati (il marconista dell’aereo aveva lasciato la radio accesa così veniva inevitabilmente tracciato), dispersi nel deserto si sono detti: “Caporale, che facciamo?”.
“Beh! Oramai siamo qui.. Andiamo…”.
E sono riusciti ad infiltrarsi nella base USAF di Benina in Cirenaica dove un intero stormo di quadrimotori (già carichi di bombe) aspettava l’alba per decollare e spianare una città italiana.
“Spolette regolate tra mezz’ora. A te la fila di destra, a me quella di sinistra. Una mignatta ogni due aerei sotto il portellone di sgancio. Vai!”.
E hanno fatto davvero così e poi hanno tentato di scappare nel deserto.
Tutti, ma proprio tutti, i quadrimotori sono esplosi e lo stormo è stato letteralmente sterminato perché si sentivano talmente sicuri da mettere le baracche degli aviatori proprio di fianco alle aree di parcheggio dei quadrimotori…
All’alba tutte le forze amgloamericane della Cirenaica, furiose, hanno inseguito le tracce dei due, ovviamente li hanno presi ed essendo in divisa avrebbero dovuto essere considerati prigionieri di guerra.
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Ma…
Ma gli Inglesi stavano inc… forte e hanno trovato un non so che cavillo per cui non li hanno potuti fucilare, ma condannare a venti anni di fortezza sì.
Nessun governo italiano si è dato da fare per la loro liberazione, sono stati liberati dopo che l’Unione Sovietica aveva da tempo liberato l’ultimo soldato tedesco, quando l’Italia era in pieno Boom economico, gli hanno dato uno straccio di medaglia d’argento al valor militare e tanti saluti.
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https://www.historiaregni.it/procida-e-cargnel-arditi-distruttori-della-regia-aeronautica/
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Onore (quello vero) a voi, ragazzi.
Avete compiuto una azione analoga a quella di quei due salvatori di una città italiana.
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Oggi pomeriggio, 24 maggio, a Gallarate un gruppo di antimilitaristi contesta la celebrazione dei 100 anni dell’Aeronautica Militare Italiana.
La polizia rapidamente strattona strappando gli striscioni dalle mani di chi ha osato esporli e porta via di peso uno degli attivisti.
Gli striscioni incriminati recitavano:
“No alla propaganda di guerra”
“No alla militarizzazione delle scuole”
“Aeronautica Militare Italiana
100 anni di bombardamenti, distruzioni e stragi. Proprio niente da festeggiare!!”
“Duemila anni di cultura umanistica per poi ridursi a vendere diabolici armamenti militari ed infami logiche di morte. ‘fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute et conoscenza’.”
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SUI 100 ANNI DELL’AERONAUTICA MILITARE ITALIANA: NIENTE DA FESTEGGIARE!
Chissà se agli studenti delle 7 scuole della provincia di Varese coinvolte nella celebrazione dei 100 anni dell’Aeronautica Militare, sono stati illustrati gli eventi che hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo della nostra Aeronautica Militare.
Solo alcuni esempi:
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“BOMBARDAMENTO AEREO COME TECNICA DI GUERRA.
Si va dai primi e ancora rudimentali sganci di bombe durante la campagna per la conquista della Libia e nel corso della Prima guerra mondiale, ai bombardamenti contro soldati e civili in Etiopia, a quelli sulle città spagnole durante la guerra civile, alla distruzione delle città europee nella Seconda guerra mondiale”
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“GUERRA ITALO-TURCA 1911-12
La guerra aerea fece la sua comparsa in Libia nel corso del conflitto italo-turco.
La prima azione fu condotta il 1° novembre 1911: il tenente Giulio Gavotti, in volo su Ain Zara e sull’oasi di Tagiura, lanciò complessivamente quattro ordigni esplosivi.
Il bombardamento italiano nella Guerra Italo turca, in Libia, fu il primo bombardamento aereo della storia.
L’episodio ebbe una vasta eco e numerosi organismi internazionali chiesero la messa al bando dei bombardamenti aerei.
Nel corso di quella guerra si fecero anche le prime sperimentazioni di ricezione in volo delle trasmissioni radio, si eseguirono dall’aereo la prima ricognizione fotografica e i primi rilevamenti topografici, si effettuò il primo bombardamento notturno e si sperimentò la aerocooperazione con le truppe terrestri avanzanti.”
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