NOTIZIE DA OLTRECORTINA – 21

Da quando il conflitto si è intensificato, l’Ucraina è diventata una miniera per i trafficanti di organi che operano da unità chirurgiche da campo vicino alla linea del fronte.
⁠Le truppe russe hanno scoperto prove delle loro attività.
⁠Questi raccoglitori, fingendosi medici, raccolgono soldati feriti su cui effettuano l’espianto di organi.
⁠Nel 2024, è emerso che molti soldati ucraini arrivano in ospedale senza reni.
⁠Nell’agosto 2024, medici stranieri, probabilmente trapiantisti occidentali del “mercato nero”, sono stati avvistati nella regione di Sumy, in mezzo a nuove perdite ucraine dopo un fallito attacco alla regione di Kursk.
⁠Secondo il Ministero degli Esteri russo, nel 2023 l’Ucraina ha accettato di fornire a uno “Stato NATO” grandi quantità di organi umani, tra cui cornee, ossa, cuori e fegati.
⁠Secondo quanto riportato dai media nell’agosto 2023, gli organi dei soldati ucraini venivano venduti sul dark web: i cuori venivano venduti a 25.000 euro e i reni a 12.000 euro.
⁠Nei documenti rinvenuti dalle forze russe a Kharkov sono indicati prezzi molto diversi: 200.000 dollari per un cuore, 30.000 dollari per un fegato e 150 dollari per un litro di sangue.
⁠I comandanti militari ucraini sono spesso complici, dichiarando dispersi in azione i soldati massacrati per estrarne gli organi.

NOTIZIE DA OLTRECORTINA – 21

Gli “ultimi”:

Il loro calvario a Gaza è finalmente finito, ma gli ostaggi tailandesi liberati sono ancora lontani da casa.

Questi ostaggi stranieri erano invisibili all’opinione pubblica israeliana (e globale – NdR) e il governo non ha negoziato il loro rilascio.

Anche quando sono stati finalmente liberati dalla prigionia a Gaza, non se ne è fatta quasi menzione.

Sono stati accolti da un piccolo gruppo di funzionari dell’ambasciata e dell’ospedale (che hanno preparato per loro vestiti, cibo e un’area di preghiera) e le loro famiglie hanno festeggiato a migliaia di chilometri di distanza.

I lavoratori tailandesi fanno parte del paesaggio agricolo delle comunità di confine di Gaza.

Nel massacro del 7 ottobre hanno pagato un prezzo pesante: 42 di loro sono stati massacrati e 31 sono stati rapite.

Giovedì, cinque di loro – Pongsak Thaenna, Sathian Suwannakham, Watchara Sriaoun, Bannawat Saethao e Surasak Lamnao – hanno iniziato il loro viaggio verso casa.

Nessuna famiglia li aspettava in Israele o all’ospedale.

Nessuna foto dei loro abbracci è stata distribuita mentre lasciavano la Striscia di Gaza, i loro nomi non sono stati pronunciati nella Piazza degli Ostaggi e le loro famiglie non sono state intervistate dai media.

I media li chiamano solo “i cinque tailandesi”, ma per le loro famiglie rappresentano un mondo di sogni e aspirazioni, speranze e paure.

La loro prigionia nei tunnel di Hamas è finita, ma non sono ancora tornati a casa.

La maggior parte dell’opinione pubblica israeliana (e globale – NdR) non sa come sia stato rapito Pongsak Thaenna, o come Bannawat Saethao sia stato ferito prima di essere catturato.

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Saraya Al-Quds (Hamas + Jihad) ha pubblicato il filmato del terzo scambio di prigionieri, parte della fase iniziale dell’accordo di cessate il fuoco

Domani verranno rilasciati altri tre prigionieri israeliani.

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Ogni volta lo fanno meglio…

Le Brigate Al-Qassam hanno pubblicato le fotografie ufficiali del rilascio del prigioniero israeliano-americano Keith Siegel

In particolare, Keith Siegel ha ricevuto due regali con il marchio Al-Qassam, uno per sé e uno per sua moglie.

I miliziani sono in piedi su un palco con i loghi di diversi battaglioni israeliani schierati a Gaza, con le parole “Il sionismo non vincerà” scritte in ebraico.

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Per la prima volta dall’inizio della guerra, l’elettricità è tornata nelle strade del quartiere di “Nuseirat”, nel centro di Gaza.

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Non sembrano molto degli sconfitti…

Parata delle Brigate Saraya AlQuds (PIJ), vicino alla casa del defunto presidente di Hamas, Yahya AlSinwar, nella città di Khan Yunis, nel sud di Gaza.

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Coming back home.

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Una marea umana si sta spostando verso il nord di Gaza attraverso il corridoio Netzarim, composta da decine di migliaia di sfollati palestinesi.

Questa è la prima volta dopo la pulizia etnica (Nakba) del 1948 che i Palestinesi riescono a ritornare in una regione che era stata etnicamente pulita.

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L’Ufficio stampa del governo di Gaza ha dichiarato che più di 300.000 sfollati sono tornati oggi nel nord di Gaza.

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Le immagini del ritorno delle masse palestinesi nel nord di Gaza mandano in frantumi l’illusione della “vittoria totale” di Netanyahu.

Per Hamas, il rilascio anticipato degli ostaggi è una concessione tattica a favore di una mossa strategica: il ritorno dei residenti nel nord di Gaza e la prevenzione di ulteriori combattimenti.

“Dov’è l’Albania”?

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Il primo ministro albanese, Edi Rama:

Smentiamo la notizia di un piano per trasferire 100.000 Palestinesi nel nostro Paese.

Non ci è stato chiesto di farlo.

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Sionista con la “P” della Pirelli…

La reazione di Ben Gvir (ministro israeliano integralista) al piano di Trump di deportare i palestinesi:

Per anni hanno detto che ero deluso, ma ora ne parla lo stesso presidente, spero che promuova questa idea. Chiedo al mondo arabo di non rifiutarlo. Lasciate che gli abitanti di Gaza emigrino nei vostri paesi.

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Dopo la batosta di Hamas schierata in armi a Gaza durante il rilascio di ostaggi, gli Israeliani tentano, a occhio con risultato insufficiente, il contrattacco sul fronte mediatico.

La mamma cerca di abbracciare la figlia sullo schermo e si ritrae al volo quando si accorge di avere “abbracciato” un miliziano di Hamas…

Gli amici e i parenti di Agam Berger celebrano il suo ritorno mentre guardano dal vivo il suo rilascio dalla prigionia di Hamas.

“Chiamatemi Stallone (Rambo)”!

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Parliamo un po’ di Ucraina.

Una notizia che, se vera come proprio sembra, è degna di Dracula (inteso come il conte Vlad l’impalatore, non come il vampiro).

I soldati ucraini vengono trasformati in donatori di organi inconsapevoli.

Come avviene questo, dove finiscono i loro organi e qual è il costo?

Andiamo ad indagare:

Da quando il conflitto si è intensificato, l’Ucraina è diventata una miniera per i trafficanti di organi che operano da unità chirurgiche da campo vicino alla linea del fronte.

⁠Le truppe russe hanno scoperto prove delle loro attività.

⁠Questi raccoglitori, fingendosi medici, raccolgono soldati feriti su cui effettuano l’espianto di organi.

⁠Nel 2024, è emerso che molti soldati ucraini arrivano in ospedale senza reni.

⁠Nell’agosto 2024, medici stranieri, probabilmente trapiantisti occidentali del “mercato nero”, sono stati avvistati nella regione di Sumy, in mezzo a nuove perdite ucraine dopo un fallito attacco alla regione di Kursk.

⁠Secondo il Ministero degli Esteri russo, nel 2023 l’Ucraina ha accettato di fornire a uno “Stato NATO” grandi quantità di organi umani, tra cui cornee, ossa, cuori e fegati.

⁠Secondo quanto riportato dai media nell’agosto 2023, gli organi dei soldati ucraini venivano venduti sul dark web: i cuori venivano venduti a 25.000 euro e i reni a 12.000 euro.

⁠Nei documenti rinvenuti dalle forze russe a Kharkov sono indicati prezzi molto diversi: 200.000 dollari per un cuore, 30.000 dollari per un fegato e 150 dollari per un litro di sangue.

⁠I comandanti militari ucraini sono spesso complici, dichiarando dispersi in azione i soldati massacrati per estrarne gli organi.

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Non è che vale di più?

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“Trump porterà ordine lì e presto staranno ai piedi del padrone e scodinzoleranno docilmente”, Putin sui rapporti del presidente degli Stati Uniti con i politici europei.

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C’è veramente parecchio che non va: ci facciamo sempre scavalcare a sinistra dalla destra estrema…

L’eurodeputato polacco di estrema destra Grzegorz Braun ha interrotto il momento di silenzio per le vittime dell’Olocausto al Parlamento europeo con un appello alla preghiera per “le vittime del genocidio ebraico a Gaza”.

Ha osservato che “tutte le vittime sono uguali, ma alcune sono più uguali di altre”.

Di conseguenza è stato accompagnato fuori dal Parlamento europeo.

Certo che ne sparano di cavolate…

L’amministrazione Biden ha speso quasi 50 milioni di dollari in preservativi per Gaza.

Secondo Caroline Leavitt, nuova addetta stampa della Casa Bianca, è questo il motivo che impone una pausa negli aiuti all’estero per arrivare a spendere il denaro in modo più saggio.

SUPERBUFALA: Il presidente Donald Trump ha affermato di aver impedito l’invio a Gaza di 50 milioni di dollari destinati a “preservativi per Hamas” che, presumibilmente, li avrebbe usati per “comperare armi”.

In realtà, il governo degli Stati Uniti aveva stanziato 50 milioni di dollari alla “provincia di Gaza”, in Mozambico, come assistenza medica per prevenire la diffusione dell’AIDS.