Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Bergamo in Comune | Febbraio 5, 2025

Scroll to top

Top

No Comments

IN RICORDO DI FRANCO PIPERNO

IN RICORDO DI FRANCO PIPERNO

.

Se ne è andato anche lui, garbatamente come aveva sempre vissuto, anche se è stato sempre considerato uno dei maggiori esponenti della Contestazione a Roma e, in seguito, preso dentro in pieno in quella vaccata giuridica che è ormai passata alla storia come “7 aprile”.

Non sono riusciti a condannarlo a più di due anni di reclusione per partecipazione ad associazione sovversiva, con pena prescritta.

Lo avevano persino incriminato per “guida senza patente”, notizia in seguito completamente sparita dai giornali, evidentemente si erano resi conto del ridicolo in cui si stavano cacciando.

Una condanna gliela dovevano per forza pure dare, mica potevano ammettere pubblicamente che si erano inventati tutto…

Molto semplicemente, nessun reato era stato da lui commesso, solo una gran cagnara del sistema mediatico e di alcuni quotidiani buoni solo a svolgere un ruolo pesantemente negativo.

Il maggior quotidiano nazionale, che contro di lui aveva ai tempi scatenato una schifosa campagna, si è limitato a dare la notizia con un trafiletto a piè di pagina interna che concludeva sostenendo che con lui se ne andavano alcuni segreti del “Caso Moro”…

La menzogna trasformata in “verità mediatica” fin dentro la tomba.

.

.

La sua famiglia era una di quelle della comunità di religione ebraica italiana e questo, anche se da lui mai evidenziato, lo ha senz’altro aiutato a trovare lavoro come professore all’Università dell’Alberta e ad Edmonton in Canada quando da noi la campagna/cagnara mediatica era priva di freni e lui era giuridicamente un latitante (anche se nessuno Stato civile ha mai concesso una estradizione per gli inquisiti del “7 aprile”, molto significativo).

È stato esponente della generazione che ha fatto il ’68 al meglio con sole motivazioni ideali, insieme agli altri e che non mai ha intrapreso una carriera politica fine a se stessa.

Prima: trovarsi una attività da portare avanti nella vita e lui è stato un signor studioso di fisica dei materiali; poi: vivere la politica come impegno di uomo libero.

Una mentalità comune e diffusa questa in quegli anni.

A noi non riesce di fare a meno di paragonare la sua esistenza a quella di due figure pubbliche: Mauro Rostagno per l’impegno ideale e Brian May per gli studi di fisica comunque effettuati insieme ad un’altra attività affatto diversa.

L’indimenticato Mauro Rostagno è sempre stato coerente con le sue motivazioni ideali di partecipazione collettiva e di non violenza e le ha (quasi sicuramente volutamente) portate fino all’estremo sacrificio.

Brian May è famoso per essere stato il chitarrista dei Queens, ma quasi tutti ignorano che anche lui è un signor fisico, astrofisico per la precisione, noto per i suoi studi sul mezzo interstellare e per il contributo che ha dato alla missione OSIRIS-REx della NASA, raccolta e arrivo sulla Terra di campioni di materiale dall’asteroide Bennu.

.

.

Vogliamo ricordare la capacità di Franco Piperno di applicare il motto “sarà una risata che vi seppellirà” anche e soprattutto nei momenti più difficili.

È vero che, suo malgrado, sono rimaste famose le due parole da lui pronunciate il giorno del rapimento di Aldo Moro: “geometrica potenza”, ma da un professore di Fisica non se ne potevano aspettare di diverse.

Preferiamo ricordare, in quanto molto più consona con noi, la altrettanto famosa intervista rilasciata al settimanale “Il Male” quando è stato colpito dalla repressione del “7 aprile”.

Ve la riproponiamo perché è, senza dubbio, il modo migliore con cui anche lui vorrebbe essere ricordato.

.

.

LA STREPITOSA VITA CLANDESTINA DEL PROF. FRANCO PIPERNO

Mentre il povero attore Germano Racozzi langue nelle carceri parigine continua la sarabanda clandestina del geniale fisico di Arcavacata. Ecco una antologia fotografica di questi quattro mesi di avventurosa e felice latitanza.

Roma. Franco Piperno, truccato da indiano, brinda alla salute degli organi inquirenti.

Roma. Ancora Franco Piperno con una vistosa sciarpa colorata ad un party.

Firenze. Un incontro inatteso al ristorante Sabatini: Franco Piperno serve un delizioso risotto.

Firenze. Ristorante Sabatini, una strana coppia, Franchetiello e Vincenzino (Sparagna), posa per il fotografo.

Isole Canarie. Un Franco Piperno in tenuta da campagna accoglie con gioia la visita di Vincenzino.

Bologna. Franchetiello truccato da carabiniere non inganna l’occhio dell’amico Vincenzino.

Lourdes. Vincenzino chiede l’assoluzione…

Lourdes. Ma il prete non è altri che…

Lourdes. Franchetiello! Evviva Gesù!

Aeroporto di Heatrow. Londra. Il comandante Franco Piperno spicca il volo per destinazione ignota. Auguri e arrivederci a presto! Sei nel cuore di tutti noi!

.

Una quindicina di anni fa Franco Piperno era venuto a Bergamo alla festa di Rifondazione che allora si teneva nel piazzale della Celadina.

Era stata una serata di temporale con acqua a catinelle, la festa era, ovviamente, deserta e il tesoriere del Glorioso Partito aveva un viso a dire poco triste, molto triste.

Ci siamo rifugiati sotto il tendone e Franco ha tenuto banco dicendo che il posto dove eravamo era semplicemente allucinante e che piazzali asfaltati come quello della Celadina era dovere dei compagni impedire che ne venissero realizzati altri.

È rimasta notevole l’analogia da lui fatta in tale occasione del “paio di mutande”, citiamo a memoria: “quando qualcuno si trova oberato di debiti e non sa cosa fare, come minimo va a comprarsi un paio di mutande per rilassarsi e per dimostrare a se stesso che le cose stanno comunque andando avanti”.

Teniamo presente che erano gli ultimi anni della Giunta Bruni e che dopo sarebbero arrivati i “salvatori della Patria”: Monti e Fornero.

Aveva capito già tutto e ce lo raccontava in uno stile da “Movimento del ‘77”, di cui è stato a pieno titolo un precursore.

Abbiamo fatto anche una bella discussione sui modelli di sviluppo e, quando ha saputo che in quegli anni a Bergamo ci si stava dando da fare per istituire il Parco Agricolo-Ecologico, ne era rimasto favorevolmente colpito.

Ci aveva pure confermato che lì avremmo avuti contro tutti, anche gente di “sinistra”, e che in caso di successo il merito sarebbe andato a qualcuno di quelli che, in realtà, non erano propriamente a favore.

Lo sapevamo allora e lo sappiamo ancora meglio ora, ma ci siamo dati da fare lo stesso.

.

Hinterland Nord-Ovest Milano, 17.I.2025 (Sant’Antonio, gran fredura)

Marco Brusa

.

http://www.bergamoincomune.it/onore-a-te-compagno-toni-negri/

.

https://youtu.be/VZPkWcgxBq8

Submit a Comment