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Bergamo in Comune | Novembre 22, 2024

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DOLLARO, NATO, CINA-RUSSIA, EUROPA ED UCRAINA

DOLLARO, NATO, CINA-RUSSIA, EUROPA ED UCRAINA

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Ventunesima parte – Terza dichiarazione congiunta NATO-UE.

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https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2023/01/10/eu-nato-joint-declaration-10-january-2023/

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Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, hanno firmato a Bruxelles la terza dichiarazione sulla cooperazione tra Unione Europea e Nato.

Le precedenti dichiarazioni congiunte erano state firmate nel luglio 2016 ed in quello 2018 ed in teoria, anche se cominciavano già a costituire una subalternità della UE nei confronti della NATO, riguardavano solo una generica cooperazione in materia di difesa inserendo in esse anche punti “politicamente correttissimi” secondo gli standard dell’epoca, quali un chiaramente definito “donne e sicurezza” (sic).

Questa ultima, invece, porta la collaborazione “a un livello superiore”, secondo le parole del Segretario Generale della NATO, Stoltenberg.

Mentre invece il Presidente del Consiglio Europeo se ne è uscito con un: “La guerra della Russia contro l’Ucraina ha avvicinato la UE e la NATO”…

Nel testo della dichiarazione si legge la volontà di “espandere e approfondire la collaborazione per affrontare in particolare la crescente competizione geostrategica, (…) lo spazio, le implicazioni per la sicurezza del cambiamento climatico, nonché la manipolazione e l’interferenza di informazioni straniere” (sic).

Affermando che “la NATO e l’UE stanno giocando ruoli complementari, coerenti e di mutuo rafforzamento” la dichiarazione congiunta sostiene che entrambi “mobiliteranno la forza congiunta dell’intero insieme di strumenti a loro disposizione, siano essi politici, economici o militari, per raggiungere i nostri scopi comuni per il beneficio del nostro miliardo di cittadini” (sic).

Le due organizzazioni hanno affermato che i loro “interessi, valori e principi democratici” sono stati messi in discussione da “attori autoritari”, individuando la Russia e la Cina come le maggiori minacce che dovranno essere affrontate.

Inoltre, il conflitto in Ucraina “mina la sicurezza e la stabilità europee e globali” e quindi è necessario un maggiore coinvolgimento della NATO nel continente (sic, di nuovo).

Lo stendardo di UR dei Caldei, 2500 a.C., attualmente al British Museum: la guerra.

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Altre chicche che leggiamo in questa dichiarazione congiunta e che non riusciamo a fare a meno di citare sono le seguenti:

“Punto 1 – Il partenariato strategico NATO-UE si fonda sui nostri valori condivisi, sulla nostra determinazione ad affrontare le sfide comuni e sul nostro inequivocabile impegno a promuovere e salvaguardare la pace, la libertà e la prosperità nella zona euro-atlantica” (sic).

“Attori autoritari sfidano i nostri interessi, i nostri valori e i nostri principi democratici” (sic, se scrivevano: tutta colpa degli altri facevano prima…).

“Abbiamo conseguito risultati tangibili (…) in particolare sulle questioni marittime, la mobilità militare, le capacità di difesa, l’industria della difesa e la ricerca in materia di difesa” (sic, manco si sono accorti di avere fatto carta straccia del tanto propagandato punto 1. Evidentemente non hanno riletto bene questa parte della dichiarazione…).

“Rafforzeremo ulteriormente la cooperazione nei settori in cui già collaboriamo e la amplieremo e approfondiremo per affrontare in particolare aspetti quali la crescente competizione geostrategica”. E anche qui manco si sono accorti che se avessero scritto al posto di “competizione geostrategica” “scontro tra gruppi capitalistici rivali” verrebbero ad essere considerati più sinceri.

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La questione a questo punto è una sola: l’Unione Europea non solo tende a costituire un tutt’uno senza soluzione di continuità con la NATO (e con il mostro che si aggira per l’Europa: la Banca Centrale Europea), ma lo fa in posizione di totale subalternità.

Subalternità alla NATO e alla BCE significa subalternità alle finanziarie atlantiche.

Quella che forse è la principale tra le finanziarie atlantiche, la BlackRock Incorporated, ha appena concluso un accordo con il governo ucraino per finanziare la cessione degli sfruttamenti minerari a società australiane, praticamente ha comprato mezza Ucraina.

Siamo pertanto in una situazione in cui in Europa esistono governi non eletti, la Commissione ed il Consiglio d’Europa, che, ciarlando di difesa della pace, della democrazia e dell’ideale europeo, pretendono obbedienza da parte dei governi dei singoli Paesi.

Questi due governi non eletti, insieme alla BCE di fatto di proprietà delle finanziarie atlantiche, ormai svolgono una funzione analoga a quella dei vari rajà e marajà nei confronti dei popoli ai tempi delle varie Compagnie delle Indie nell’epoca coloniale: veicolare la volontà dei più forti.

È questo il motivo per cui l’Unione Europea non fa mediazioni di pace, come i popoli europei desiderano e che persino la Turchia riesce a fare, ma dichiarazioni congiunte guerrafondaie con la NATO.

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Preferiamo non aggiungere altro, se non vedere come hanno reagito i due Stati esteri citati in questa dichiarazione congiunta (gli USA non sono stati nominati, molto significativo).

Lo stendardo di Ur: la pace.

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I Russi hanno reagito quasi con indifferenza a questa dichiarazione, chi è impegnato in un conflitto ritiene prioritario osservare l’avversario stando zitto.

La macchina della propaganda si muove in un altro modo, ad esempio diffondendo immagini di cimiteri e di cadaveri di soldati ucraini (sono già stati diffusi anche video di questi ultimi nel momento in cui vengono  “sparati” e ammazzati da un Russo saltato nella loro trincea: le “body-cameras” permettono anche questo… Abbiamo deciso di non diffondere ulteriormente queste immagini).

https://www.rt.com/news/569652-nato-eu-joint-declaration/

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I Cinesi si sono inc… arrabbiati come le bisce per questa terza dichiarazione EU-NATO e, senza mezzi termini, hanno pubblicato sulla edizione “On Line” del Quotidiano del Popolo di Pechino un articolo dal significativo titolo di: “La dichiarazione congiunta di UE e NATO ostenta pregiudizi e arroganza nei confronti della Cina”.

In effetti al punto 5. della dichiarazione si legge testuale: “La crescente assertività e le politiche della Cina pongono sfide che dobbiamo affrontare”.

Ma cosa centra la Cina che è all’altro capo del mondo sia rispetto all’Atlantico che all’Europa?

Il minimo che si può dire è che è da un po’ di tempo che ci siamo accorti che la cafonaggine è diventata elemento centrale delle politiche nel Vecchio Continente che ha rinunciato alla propria storica autonomia e che non basta andare quotidianamente dal parrucchiere, settimanalmente dall’estetista e portare lussuosi maglioncini di cashmere per diventare automaticamente membri riconosciuti della “Kultur und Zivilisation”.

Ma lasciamo la parola al portavoce della missione cinese presso la UE:

“La dichiarazione rivela il pregiudizio e l’arroganza della UE e della NATO nei confronti della Cina e a questo la Cina si oppone fermamente. La Cina è decisamente contraria alle accuse irragionevoli e alla mentalità da guerra fredda presenti in questa dichiarazione congiunta”.

“Al momento, l’europeizzazione della NATO, o la NATOizzazione dell’Europa, è diventata la tendenza dominante” e “la dichiarazione riflette chiaramente lo sviluppo fuori controllo di una forma di pensiero conflittuale in Occidente”.

Poi arriva la stoccata, a proposito della quale non si può che essere completamente d’accordo: “l’influenza politica internazionale che l’Europa aveva accumulato in passato è destinata a diminuire gradualmente mano a mano che essa rinuncerà alla propria autonomia politica”.

Vero. Verissimo.

È il minimo che si possa dire…

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Dopo queste chiare inc… arrabbiature arrivano però le logiche, razionali e sornione proposte in positivo verso l’Europa, i cui popoli rappresentano comunque il terminale principale della politica estera cinese, o “belt and road initiative” che dir si voglia: “La NATO è preoccupata per i possibili cambiamenti nei comportamenti dei singoli Stati dell’Europa, quindi vuole regolamentare il loro comportamento attraverso gli obblighi derivanti da questa dichiarazione congiunta”.

“La NATO e l’Unione Europea stanno cercando di costruire una politica di confronto tra blocchi e vogliono che la Cina caschi nella trappola accettando questa modalità di pensiero, ma la Cina sa bene che essa e l’Europa hanno buone prospettive di cooperazione non appena questo confronto indotto terminerà”.

E poiché non sappiamo terminare meglio, terminiamo qui.

https://www.globaltimes.cn/page/202301/1283638.shtml

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Bergamo, 14.I.2023

Marco Brusa

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http://www.bergamoincomune.it/dollaro-nato-cina-russia-europa-ed-ucraina-22/

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