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MANCANO I MEDICI MA NELL’UNIVERSITA’ DI MEDICINA C’È ANCORA IL NUMERO CHIUSO
Nella bergamasca scarseggiano i medici di base.
La Calabria risponde alla carenza drammatica di personale medico facendo venire i medici della Cuba socialista (gli stessi che sono venuti a curarci a Crema e Torino durante la pandemia).
Oltre a questo sono carenti di personale ospedali, urgenze, guardie mediche in tutta Italia.
Inoltre, parte non piccola dei “medici di famiglia”, laureatisi negli anni 70, quando non c’era il numero chiuso, lascerà il lavoro entro pochi anni.
Di fronte a questa drammatica situazione nel concorso di ammissione alla facoltà di Medicina (sei anni più specialità) sarà ammesso/a un/a candidato/a su quattro.
Continua, anche dopo e durante la pandemia, la corbelleria del NUMERO CHIUSO.
Un’amenità introdotta e confermata dagli ultimi governi che ci sta costando cara.
Mentre Cuba esporta medici e salute in tutto il mondo, l’Italia disincentiva chi vuole dedicarsi alla salute.
Basta numero chiuso, potenziare la sanità pubblica, aumentare le borse di specializzazione e smettere di dare soldi alla sanità privata sono alcune delle proposte di Unione Popolare.
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Le candidate e i candidati di Unione Popolare:
Francesca Berardi, Silvia Carà, Daria Fratus, Giovanna Magni, Simona Suriano, Dino Greco, Simone Santini e Marco Sironi
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