(13.05.19) “Bergamo in comune” ai ragazzi di Fridays for Future
Nel pomeriggio di lunedì 13 maggio, alle ore 15.00, presso la Sala del Consiglio nel Palazzo della provincia (Via Tasso 8) a Bergamo le ragazze e i ragazzi di “Fridays For Future” incontreranno i candidati sindaco (tra cui Francesco Macario di “Bergamo in Comune”), in occasione della consegna della petizione sul cambiamento climatico.
Questo il nostro messaggio ai ragazzi di Fridays For Future con i nostri impegni
Il mondo ha bisogno del vostro impegno: abbiamo ormai pochissimo tempo, solo undici anni, per provare a limitare gli effetti potenzialmente catastrofici del cambiamento climatico; ma i potenti del mondo sono insensibili, sia agli avvertimenti degli scienziati che agli appelli di Greta e di tantissimi ragazzi come voi, che si stanno mobilitando ovunque.
Come esponenti politici, ci associamo alla vostra richiesta al governo e all’Unione Europea perché promuovano la ricerca scientifica sul tema del cambiamento climatico e perché approvino leggi che ci permettano di dimezzare la produzione di gas serra entro il 2030, per poi eliminarla del tutto entro il 2050.
A livello comunale si può fare molto per sensibilizzare i cittadini sul problema del riscaldamento globale e per incentivare comportamenti virtuosi, che riducano le emissioni climalteranti e, più in generale, l’inquinamento, secondo il motto: “abbassa, spegni, ricicla, cammina”.
Se saremo eletti al consiglio comunale, ci batteremo da subito perché:
la nuova giunta avvii una vasta campagna di informazione rivolta a tutti i cittadini, per spiegare l’emergenza climatica e insegnare ciò che ogni persona può fare nel suo quotidiano per contrastarla;
perché tali comportamenti siano immediatamente adottati in tutti gli edifici pubblici, in particolare: la rinuncia all’utilizzo di plastica usa-e-getta; il rigoroso rispetto, nei mesi freddi, dei limiti di riscaldamento imposti dalla normativa regionale; l’uso di sistemi di illuminazione a LED e di monitor LCD;
perché in tutti gli edifici commerciali, o comunque aperti al pubblico, e nelle aziende non vengano superati i limiti di riscaldamento nei mesi invernali e non si ecceda con il raffrescamento in quelli estivi;
perché si evitino il consumo di suolo agricolo e l’abbattimento di alberi quando non indispensabile, inoltre perché si piantino nuovi alberi (almeno uno per ciascun nuovo nato, circa 800-900 l’anno, come previsto dalla legge e uno per ogni persona che ci lascia, circa 1300 l’anno).
Inoltre, a lungo termine ci adopereremo:
perché venga sviluppata una rete di piste ciclabili che raggiunga tutta la città, collegando tra loro i luoghi strategici (ospedale, stazione, scuole, università, ecc.) con piste sicure, possibilmente in sede propria e non a uso misto (ciclisti/pedoni) e perché venga incentivato l’uso, anche in condivisione (sharing), di bici (anche elettriche) e altri mezzi di mobilità leggera;
perché venga incoraggiato l’utilizzo dei mezzi pubblici (su ferro o che dovranno avere propulsori “sostenibili”: elettrici o termici con combustibili sintetici di derivazione non fossile), mediante l’estensione degli orari, l’aumento delle frequenze nelle fasce orarie critiche e opportuni sconti;
perchè sia impedito l’accesso ai veicoli dei non residenti in Città Alta, rimettendo in discussione il parcheggio della Fara su cui va avviata la Valutazione di Impatto Ambientale e che deve essere riconvertito al solo uso dei residenti;
perché venga messo un freno alla crescita smisurata del traffico aereo, in particolare da e verso il “nostro” aeroporto di Orio e perché questo sia dotato di un collegamento ferroviario (che oggi manca), dando un’alternativa ai 13 milioni di passeggeri che lo raggiungono con l’auto o comunque usando combustibili fossili;
perché sia incrementata l’efficienza energetica degli edifici, sia pubblici che privati; perché si diffonda il teleriscaldamento e venga incentivata l’installazione di pannelli solari e il risparmio di acqua;
perché, ove possibile, le forniture di energia elettrica siano affidate prioritariamente alle aziende che la producono con tecnologie rinnovabili;
perché in città venga sempre più ridotta la produzione di rifiuti e vengano sviluppate forme di “economia circolare”, con la lotta allo spreco alimentare e dell’acqua, il riuso dei prodotti non obsoleti, la riparazione (invece dell’eliminazione) di quelli rotti, il riciclo delle materie raccolte con la differenziata, che va diffusa anche dove è ancora carente (luoghi pubblici, strada…), in modo da raggiungere l’obiettivo rifiuti zero e poter così fare a meno dell’incenerimento;
perché venga vietato l’utilizzo di plastica usa-e-getta in tutti gli esercizi commerciali della città, come è già previsto in alcuni Comuni italiani;
perché si ponga fine all’utilizzo dell’acqua in bottiglia di plastica installando “casette dell’acqua”, come già esistono in alcuni paesi della provincia, dove i cittadini possano rifornirsi di acqua di buona qualità per l’uso alimentare;
perchè vengano incentivati la produzione e il consumo di prodotti agroalimentari a km zero, anche mediante lo sviluppo di gruppi di acquisto solidale (GAS) e venga incoraggiata l’adozione di una dieta meno ricca di carne.
Non c’è un pianeta B e anche Bergamo deve fare, al più presto, la sua parte!
(13.05.19, Bergamo, Francesco Macario)
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