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Gori va a mangiare, con consorte, da Mimmo in Città Alta per dimostrare che il coronavirus è una facezia. Ha detto che è una tradizione dei bergamaschi. Ma non si rende nemmeno conto che una buona parte dei bergamaschi, visti i prezzi di Città Alta, la cena da Mimmo non se la può proprio più permettere. Se questo è la sua attinenza alla realtà mi domando se fidarmi quando dice che col coronavirus non c’è problema. Che poi abbia autorizzato ATB per il biglietto giornaliero sabato e domenica perché tutti siano facilitati nell’andare a fare spese in centro, è niente più che una regalia ai commercianti, con una buona dose di irresponsabilità e di presa in giro. Perché prolungare di una settimana la zona gialla e al contempo voler incentivare la ressa sugli autubus e nei negozi del centro costituisce una sfida assolutamente demenziale al principio di non contraddizione, non fosse che comunque la maggior parte dei bergamaschi soldi da buttar via nei negozi di lusso non ne ha proprio. Il sospetto però che chi guida la nostra città sia fuori dal mondo sta diventando ormai certezza.
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